Si stenta a credere che commedie come questa, imbottite di tutti gli stereotipi e i luoghi comuni sul Bel Paese (ragazze fischiate per la strada, anziane cuoche sagge e romantiche, uomini canterini e galanti, cucina buona e afrodisiaca, pane amore e fantasia) possano essere realizzate impunemente in un mondo ormai globalizzato dove la pattumiera per le strade di Napoli ha fatto il giro del mondo via Internet.,Invece sotto gli occhi eternamente meravigliati di Sophie, americana in vacanza nella penisola trascurata da un fidanzato ristoratore a favore di tartufi e formaggi, si susseguono immagini di un’Italia da cartolina che pare uscita dai depliant degli Enti del Turismo di Verona e della Toscana. Intanto lei accompagna l’ormai anziana inglese Claire a cercare il suo amore perduto e intreccia una prevedibilissima love story con il nipote di lei, Charlie, apparentemente scontroso ma ovviamente sensibile e bisognoso d’amore.,La ragazza, aspirante giornalista costretta a fare la “fact checker” (quella che controlla i fatti dietro la notizia, un mestiere che in Italia non esiste ma che eviterebbe tante situazioni imbarazzanti), coglie l’occasione per scrivere un articolo che le cambierà la vita e capisce che vuole qualcosa di più di un fidanzato a mezzo servizio (anche se è Gael Garcia Bernal…).,A fare il miracolo il vino italiano, i bei paesaggi e una trama pescata da un libro Harmony che non si risparmia un luogo comune nemmeno per sbaglio ed è servita da una regia e una fotografia che assomigliano a quelle di uno spot.,Il meglio che si può dire di questa storiella (si fa per dire, dura quasi due ore e senza una sorpresa che sia una sono lunghe a passare…) è che è assolutamente innocua e, come l’articolo di Sophie, sarà un toccasana per il turismo della penisola, invasa da americane in cerca di romanticismo e buona cucina.,Laura Cotta Ramosino,