L'esordiente regista inglese Matthew Vaughn sembra aver assimilato bene la lezione di Guy Ritchie, il suo brillante connazionale autore di “Lock & Stock” (che Vaughn ha prodotto) e “The Snatch”. Infatti, in “The Pusher”, soprattutto dal punto di visto tecnico-visivo e per la complessità dell’intreccio, si sente molto quell’atmosfera tarantiniana, anche se “made in England”, che proprio Ritchie aveva inaugurato qualche anno fa.,Uno spacciatore esperto e molto conosciuto negli ambienti della mala decide di uscire dal giro. Ma un boss con qualche segreto nel cassetto, un gangster da quattro soldi, una bionda mozzafiato e un brutale killer serbo, lo costringeranno a rimanerci dentro e a sbrogliare una matassa assai intricata e molto più grande di lui. Il regista, probabilmente cosciente di avere tra le mani una sceneggiatura non molto robusta e che nasconde qualche buco (soprattutto nel finale, dove si perde il filo della narrazione), decide di puntare tutto sull’azione frenetica e sulla centralità del suo protagonista, il bravo Daniel Craig, sempre nel mezzo di ogni inquadratura con il compito di tenere in piedi il film. Quindi, tra sparatorie, inseguimenti, qualche buon colpo di scena e musica alta, il regista riesce a divertire lo spettatore, fino a quando, negli ultimi venti minuti, si lascia prendere la mano e non riesce a chiudere con chiarezza la vicenda, lasciando ben più di un dubbio a chi ha assistito alla proiezione. Ma nonostante ciò, il film ha qualche buon momento che merita di essere sottolineato: alcuni dialoghi, spudoratamente Tarantiniani nella loro incisività e originalità (si ricordi la lite tra i due vecchi boss scaturita da un investimento sbagliato di uno dei due) lasciano il segno, e il colpo di scena finale, nella sua immediatezza, è una soluzione che funziona e non delude. Un film, allora, che non punta troppo in alto, che non ha grandi ambizioni, che vuole solo divertire e intrattenere, e che nonostante qualche passo falso della sceneggiatura riesce a raggiungere il suo scopo. Come se fosse un giocattolino che funziona abbastanza bene, anche se in più di un momento sembra sfuggire di mano al suo creatore.,Francesco Tremolada,
The Pusher
Scarica in PDFL'esordiente regista inglese Matthew Vaughn sembra aver assimilato bene la lezione di Guy Ritchie, il suo brillante connazionale autore di “Lock & Stock” (che Vaughn ha prodotto) e “The Snatch”. Infatti, in “The Pusher”, soprattutto dal punto di visto tecnico-visivo e per la complessità dell’intreccio, si sente molto quell’atmosfera tarantiniana, anche se “made […]