Nel luglio del 1936, durante l’ascesa del partito nazionalsocialista tedesco, i due umili arrampicatori Toni Kurtz e Andi Hinterstoisser, tentarono la conquista della parete nord dell’Eiger, in concorrenza con dei rivali austriaci. Seguiti dai giornali di tutta Germania, la gara finì in tragedia. Il partito Nazista, in cerca dell’ariano perfetto, contribuì a far dimenticare la vicenda. Nel 2008 Il regista Philipp Stölzl recupera il racconto sepolto e ce lo consegna carico di poesia. Grazie al film, seguiremo l’intera scalata narrata da Luise, la fidanzata di Toni. Il loro tentare l’impossibile non viene descritto come la ricerca di una gloria improbabile; si traduce piuttosto in un atto d’amore verso la montagna, qui inquadrata e fotografata in modo eccezionale (quasi impossibile individuare le pochissime scene girate in studio). Ancora Toni e Andi ci vengono restituiti nella loro verità esistenziale, uomini ricchi di limiti ma pronti a sacrificarsi per salvare la vita agli avversari, con i quali si è in gara, si è in guerra, ma si prega insieme di fronte ad un compagno morto. Ottimi gli attori (tutti rigorosamente tedeschi) e ben orchestrati i tempi dell’azione: i primi quaranta minuti inquadrano la realtà dei personaggi, la restante parte ci coinvolge con la scalata mozzafiato.,Insomma, un film carico di suspance, di affetto, di ottima qualità grafica, adatto ad ogni tipologia di pubblico, in grado (finalmente) di raccontare cos’è la montagna. Un luogo dove «ci si sente vivi in Dio e si impara l’amore».,Andrea Puglia ,

North Face
Commovente ed efficace narrazione di un’impresa sfiorata: due giovani tedeschi della Germania di Hitler tentano la scalata dell’Eiger svizzero.,