Dopo il grande successo di The Lego Movie e dei suoi sequel Lego Batman e Lego Movie 2 era lecito aspettarsi la contromossa di Playmobil, altro grande creatore di omini di plastica che fanno la gioia di bambini che vogliono giocare con scenari che riproducono quasi ogni aspetto della vita reale (e anche molti di quella immaginaria). E la risposta, bisogna dirlo, per quanto gradevole non è certo all’altezza dei mattoncini della Danimarca.
Marla e Charlie (Anya Taylor-Joy e il piccolo Gabriel Bateman) sono due fratelli rimasti orfani dei genitori; Marla, la maggiore, ha dovuto rinunciare ai suoi sogni di girare il mondo al compimento della maggiore età per accudire il fratellino, che però si sente oppresso dal controllo della sorella. Durante una piccola fuga da casa, Charlie entra in una fiera del giocattolo contenente un gigantesco plastico Playmobil, dalle svariate ambientazioni, e un misterioso faro. Viene ritrovato dalla sorella, ma per un misterioso accidente elettrico il faro li risucchia nel mondo di Playmobil, facendo diventare anch’essi dei pupazzetti (non solo: Charlie ha l’aspetto, la barba e i tatuaggi di un guerriero vichingo, e viene subito arruolato da una bellicosa tribù). Ma dopo una cruenta battaglia che vede Charlie vittorioso, il bambino/guerriero vichingo viene misteriosamente rapito e Marla dovrà cercarlo in tutti i mondi del Playmobil: dalla giungla al vecchio West, dalla fantascienza fino all’antica Roma, dove il malefico imperatore Maximus (doppiato in Italia da J-Ax) vuole farlo combattere nel Colosseo contro una terribile bestia. Ad aiutare (controvoglia) Marla ci penserà Del, una sorta di imitazione del grande Lebowski in ciabatte e camicia hawaiana che vende “fieno magico” da un camioncino di panini, e Rex Dasher, un agente segreto – modellato su James Bond – dalle mille risorse tecnologiche.
Le avventure dei fratelli pupazzetti nelle varie ambientazioni (molto più divertenti quanto entra in campo Rex Dasher) sono lo spunto per far la morale a Marla, che assumendosi la responsabilità di capofamiglia, ha dimenticato la voglia di giocare e di esplorare, caratteristica della sua giovinezza, e che Charlie aiuta a ricordare. In definitiva, Playmobil The Movie – che vede anche Cristina D’Avena tra i doppiatori italiani, come voce della fata madrina – è un film molto semplice, adatto a bambini piccoli, ma che probabilmente non raggiunge quella creatività e quel livello di fantasia che anche un bimbo mette in campo quando lo si lascia giocare con qualche pupazzetto di plastica.
Beppe Musicco