È del 1987 il film di John Hughes Un biglietto in due, sulla storia di un pubblicitario (Steve Martin) che da New York deve tornare a Chicago per il ponte del Ringraziamento e, causa maltempo e disavventure varie, si ritrovava a dividere il viaggio con un tipo assurdo e logorroico (John Candy). È un film molto divertente, su due caratteri diversissimi tra loro, nel quale il pubblicitario con la puzza sotto il naso alla fine scopre l’umanità dell’altro, nonostante tutto quello che gli ha fatto passare. Parto col folle è un evidente e incoffessato remake, interpretato da Robert Downey Jr. e Zach Galifianakis. Il protagonista è un architetto e il suo forzato compagno di viaggio un tontolone che vorrebbe fare l’attore a Hollywood. Ma i tempi cambiano e le leggi odierne del business cinematografico esigono di solleticare la parte peggiore dello spettatore. Così il film si è adeguato ai nostri tempi: anche se in alcuni momenti si ride, e di gusto (un po’ come un’altra commedia con Galifianakis, Notte folle a Las Vegas), per la maggior parte del tempo è crasso e scurrile, in certe scene francamente insopportabile (ci si vanta sempre nei titoli di coda di non aver causato danni agli animali, ma che dire di un cane addestrato a masturbarsi con la zampa?). Robert Downey Jr. a un certo punto, rifila un pugno nello stomaco a un bambino petulante, lasciandolo gemente sul pavimento: è necessario, per far ridere? Nel vecchio film, istintivamente tutto il pubblico aveva in simpatia, per quanto fosse rompiscatole, il personaggio di John Candy. Piuttosto che aver a che fare col personaggio di Galifianakis in Parto col folle chiunque preferirebbe attraversare l’America in autostop.,Beppe Musicco