Ruben è un camionista che si è recato in Paraguay per rilevare un carico di legname. Il suo datore di lavoro gli ha chiesto di dare un passaggio a Jacinta, una giovane madre con una figlia di 5 mesi al seguito, Anahi. La meta è Buenos Aires. ,Questo è Las Acacias, del regista argentino Pablo Giorgelli, vincitore della Camera d’Or come miglior opera prima al festival di Cannes 2011. La trama del film è molto semplice. Il silenzio domina nell'abitacolo dell'autoveicolo ma pian piano viene intaccato da poche frasi e gesti di reciproca fiducia. Il film è l’incontro tra due solitudini, quella di Ruben – sempre in giro con il suo camion tanto da non vedere suo figlio da anni – e quella di Jacinta che si è ritrovata con una figlia e che dal suo Paraguay cerca di darsi una nuova possibilità andando da sua cugina a Buenos Aires. Non sono molte le parole che i due protagonisti si scambiano, ma in entrambi è evidente il desiderio di superare quel muro di silenzio che, si percepisce, domina le loro vite. Ecco allora, che ogni gesto reciproco è un segnale che le barriere stanno cadendo. Neanche Ruben, all’inizio molto infastidito dal dover dare un passaggio a Jacinta e a sua figlia, può resistere e rimanere indifferente allo sguardo, allo stupore e alla curiosità di Anahi che regala al film e alla spettatore alcuni dei momenti più belli del film. Bravissimi i due protagonisti German De Silva e Nayra Calle Mamani. Una curiosità sul titolo: le acacie sono un tipo di albero particolarmente conosciuto per la durezza del suo legno. Spontaneo, quindi, pensare alla durezza di carattere di Ruben. ,Stefano Radice,

Las Acacias
Il viaggio di un camionista insieme a una giovane madre e la sua bambina