Marco Baldini è un personaggio molto noto al pubblico italiano: spalla di Fiorello alla radio in Viva Radio 2, si è fatto apprezzare per la sua ironia e simpatia. Anni fa, agli albori della sua carriera, quando da Firenze arrivò a Milano per lavorare a Radio Dee Jay, la sua passione smodata per il gioco d’azzardo trasformò un giovane di successo in una persona piena di debiti, ricattabile e minacciata. Fino a trovarsi a scavarsi letteralmente la fossa con due killer che gli puntavano la pistola. Per fortuna gli risparmiarono la vita.,Proprio da quell’episodio parte Il mattino ha l'oro in bocca, film tratto dalla sua autobiografia “Il giocatore”, per proseguire in flashback con tanto di voce fuoricampo. Interpretato dall’attore del momento, il bravo Elio Germano, il Baldini dello schermo – di cui si intravede anche il futuro compagno di sketch Fiorello: è il ragazzo chiamato Rosario – è un ragazzo viziato che non sa controllare il suo demone del gioco, che vorrebbe guadagnare in fretta (nonostante il mestiere possa arricchirlo) e che rischia di perdere tutto. Il problema del film che non riesce a rendere – se non a tratti – il dramma umano vissuto da Baldini (e raccontato nel libro con toni noir) e neppure descrivere efficacemente la Milano di inizio anni ’90 corrotta e corruttrice. Incerto tra commedia e dramma, il film si fa vedere ma scivola via un po’ inerte per chiudersi bruscamente. Nonostante ottimi attori di contorno: se Germano è come sempre bravo (ma la sua parte è meno incisiva che in altri suoi film, e gli mancano quelle sue scene madri che gli hanno fatto attirare l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori) e Laura Chiatti è una presenza solo accessoria, si distinguono Umberto Orsini nel ruolo dello strozzino, Carlo Monni nei panni del padre e soprattutto Dario Vergassola: il comico televisivo è sorprendente nei panni, serissimi, del capo di Radio Dee Jay, che giudica e cerca di correggere l’infantilità di Baldini.,

Antonio Autieri