Va in archivio l’edizione 2016 del Festival di Cannes, che si è svolto dall’11 al 22 maggio, con un verdetto a sorpresa. Se è vero che i pronostici, in assenza di favoriti netti (ma tanti puntavano sul film tedesco Toni Erdmann di Maren Ade o sui due film rumeni di Cristian Mungiu e Cristi Puiu), sono sembrati complicati come raramente è avvenuto, pochi avrebbero scommesso sul bis di Ken Loach, Palma d’oro per la seconda volta nella sua lunghissima carriera con I, Daniel Blake che non ha messo d’accordo tutta la critica. A dieci anni da Il vento che accarezza l’erba, il regista britannico ha comunque riscosso i favori della giuria guidata da George Miller, dove era presente anche l’italiana Valeria Golino (italiani che, come noto, erano in assenza dalla gara).

Tra gli altri premiati, ha vinto meritatamente il Grand Prix il giovane e prolifico regista Xavier Dolan con l’intenso It’s Only the End of the World (il suo primo film con un cast di grandi star internazionali: strepitosi Vincent Cassel, Marion Cotillard, Gaspard Ulliel, Nathalie Baye e Léa Seydoux). A sorpresa, come miglior regista c’è stato un ex aequo: il francese Olivier Assayas (Personal Shopper, con Kristen Stewart) e l’ottimo film rumeno Cristian Mungiu (Graduation), già vincitore della Palma d’oro a Cannes nel 2007 con 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni. Forse meritava qualcosa di più The Salesman di Ashgar farhadi, che ha ottenuto comunque il premio per il miglior attore.

Peccato solo per il nostro Paolo Virzì, che ha riscosso ottimi consensi nella sezione indipendente Quinzaine des realisateurs con La pazza gioia: crediamo che il concorso ufficiale sarebbe stata una collocazione giusta e adeguata al valore dell’opera. Sempre alla Quinzaine, è piaciuto molto Fiore di Claudio Giovannes, mentre Fai bei sogni di Marco Bellocchio ha convinto meno.

In definitiva, è stata però un’ottima edizione del Festival di Cannes, che conferma la sua centralità a livello internazionale, sapendo sempre tenere un equilibrio tra grandi maestri e nuovi talenti emergenti.Speriamo che trqa i migliori, l’anno prossimo, tornino a esserci anche almeno un regista italiano.

Antonio Autieri

Ecco tutti i premiati della 69a edizione:

Palma d’Oro:  I, Daniel Blake di Ken Loach (Gran Bretagna)

Grand Prix: It’s Only the End of the World di Xavier Dolan (Canada-Francia)

Regista: ex aequo, Olivier Assayas, Personal Shopper (Francia) e Cristian Mungiu, Graduation  (Romania)

Attore: Shahab Hosseini, The Salesman (Iran)

Attrice: Jaclyn Jose, Ma ‘Rosa (Filippine)

Premio della Giuria: Andrea Arnold, American Honey (Gran Bretagna -Usa)

Sceneggiatura: Asghar Farhadi, The Salesman (Iran)

ALTRI PREMI

Palma d’Onore: Jean-Pierre Léaud

Camera d’Oro: Divines  di Houda Benyamina (Francia-Qatar)

Palma d’Oro- Corti: Timecode  di Juanjo Jimenez (Spagna)

 

Nella foto: I, Daniel Blake di Ken Loach ha vinto il Festival di Cannes 2016