Nel 2003 il primo Underworld aveva tentato di innovare il genere horror accoppiando due protagonisti classici delle storie di paura, vampiri e lupi mannari, e mettendoli gli uni contro gli altri in una guerra secolare, in cui l’elemento scatenante ma anche risolutivo era l’amore. Questa terza pellicola, anziché proseguire la storia (come lasciava supporre il finale aperto della precedente), torna indietro, alle origini, già narrate in ampi flashback nei primi episodi, e racconta proprio l’amore proibito tra la vampira Sonja e il licantropo Lucian che avrebbe dato origine al tutto. ,Il tentativo di raccontare una love story stile Romeo e Giulietta in salsa horror è però decisamente mal riuscito: pochi i sentimenti autentici e molti i cliché, che servono a riempire lo spazio tra battaglie, imboscate e duelli. ,La “mitologia” che sta alla base della storia risulta complicata anche per quei volonterosi spettatori che si fossero bevuti le puntate precedenti e manca del respiro che alcune buone storie horror talvolta possiedono e che permettono di uscire dai limiti di un genere che ha ardenti appassionati ma che respinge facilmente tutti gli altri. Evidentemente, però, regista, autori e produttori erano più interessati alla resa dei movimenti dei mostri (pare che la pellicola vanti il maggior numero di uomini lupo mai visti in scena insieme, sai che eccitazione….) che ai possibili approfondimenti psicologici e tematici. L’amore interraziale sarà pure una forza rivoluzionaria, ma allora sarebbe stato interessante almeno raccontarci come nasca e invece si salta a piè pari questa fase. La trama prevede anche una specie di rivolta degli schiavi guidata da Lucian, stufo di fare da cane da guardia agli oppressori del suo popolo, ma anche qui non si va oltre i luoghi comuni (uno degli sceneggiatori si è pure ricordato che in tutti i film con le rivolte degli schiavi, da Spartacus a Il gladiatore, c’è un compagno di avventure di colore e ce lo ha infilato, in barba al fatto che la vicenda si svolge in pieno Medioevo in Ungheria).,Alla fin fine, le uniche domande che rimangono sospese tra la platea sono quelle che riguardano le retribuzioni di attori di prima categoria – come Michael Sheen (uno che è stato Tony Blair di The Queen e ora il giornalista Frost in Frost/Nixon) – che ancora si perdono in pellicole inutili come questa.,Laura Cotta Ramosino

Underworld – La ribellione dei Lycans
Gli aristocratici Vampiri guidati dal crudele Viktor hanno ridotto in schiavitù alcuni dei Lykans, i lupi mannari nati dal sangue di William, fratello di Markus, progenitore dei vampiri. Poi un giorno da una licantropa nasce Lucian,che ha il potere di mutare a piacimento la sua forma da umana a bestiale e da lui Viktor crea una nuova razza di schiavi. Ma non ha fatto i conti con la forza dell’amore che sboccia segretamente tra sua figlia Sonja e lo stesso Lucian e che sarà all’origine di una storica ribellione e della lotta secolare tra le due razze.