Siamo giunti ormai al terzo episodio della saga dell’orco verde, ma potete star certi che certamente non finisce qui, tanto è il successo finora riscosso. Questa volta Shrek deve vedersela con un problema apparentemente irrisolvibile: il vecchio Re di Molto Molto Lontano, padre di Fiona, è spirato (in una scena ovviamente esilarante) e Shrek è l’erede designato a salire al trono, l’ultima cosa che un orco desidera. Unico tenue filo di speranza, l’esistenza di un giovane principe appartenente alla schiatta reale (Artù), che però si trova all’estero a studiare. Da qui il viaggio alla ricerca del ragazzo, con Shrek che tra l’altro apprende al momento della partenza che presto diverrà padre. Nel frattempo il Principe Azzurro pensa di approfittare dell’assenza dell’orco per impadronirsi del reame di Molto Molto Lontano, aiutato da tutti cattivi del mondo delle fiabe. Come si può intuire, la trama è ricca di avventure e colpi di scena (come lo scambio di corpi tra Ciuchino e Il gatto con gli stivali, un vero esercizio di virtuosismo degli animatori), e l’incetta di citazioni dalle fiabe, dai film, dai musical, rende la storia avvincente per i più piccoli, e divertente anche per i grandi, che potranno gustare maggiormente tutti i rimandi. Se c’è qualche difetto è semmai qualce eccessiva concessione al buonismo; sicuramente molti avrebbero preferito uno Shrek più vicino a quello del primo episodio, più rozzo e brutale, ma di certo molto più originale., ,Beppe Musicco,