In occasione della consegna del Leone d’oro alla carriera alla 80ma Mostra del Cinema di Venezia, la regista novantenne Liliana Cavani ha presentato il suo L’ordine del tempo nella categoria Fuori Concorso, accompagnata da un folto cast che cita nomi del calibro di Alessandro Gassmann, Edoardo Leo, Claudia Gerini, Ksenia Rappoport, Francesca Einaudi e Angela Molina.
La storia si ispira liberamente all’omonimo saggio dello scienziato Carlo Rovelli e si potrebbe dire quasi apocalittica: un gruppo di amici, legati tra loro da rapporti di varia natura, si incontra in una villa in Sabaudia e scopre che un enorme asteroide colpirà la Terra entro la mezzanotte, con sicure conseguenze catastrofiche per la sopravvivenza dell’umanità e del mondo civilizzato come lo conosciamo. La notizia sconvolge i protagonisti di questa sorta di commedia da camera, i quali iniziano a interrogarsi su possibili soluzioni, fughe e riflessioni esistenziali dell’ultima ora.
L’atmosfera mescola Perfetti sconosciuti a un’improbabile Don’t look up in salsa italiana, con dialoghi purtroppo poco credibili dall’inizio alla fine e recitati in modo estremamente forzato dall’intero cast. L’intera struttura narrativa risulta poi scarsamente stratificata e poco ispirata, lasciando lo spettatore con il dubbio sulla realtà consistenza tanto del film quanto dei suoi personaggi.
Letizia Cilea
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