L’attacco sembra quello di un film di Woody Allen: musica swing, due donne che parlano animatamente a Parigi (e non in un posto qualunque, ma davanti alla vetrina di Ladurée, dove si comprano i macarons, i dolci più in voga del momento). Amanda (Laura Morante) lamenta che il suo uomo dopo anni di frequentazione e alla vigilia di una agognata convivenza, ancora non la conosca e le offra champagne, scordandosi che lei lo detesta, o si mangi l’unica ciliegina della torta invece di offrirla a lei. L’amica Florence (Isabel Carré) si mostra comprensiva, ma intanto spiattella tutte le storie dell’amica al marito psicanalista (che a quanto pare le trova molto divertenti). A una festa di capodanno tra colleghi e amici Amanda incontra Antoine (da poco lasciato dalla moglie) e, complice il vino e certi discorsi, si convince che lui sia omosessuale e ne diventa amica, sentendosi per la prima volta libera di fronte a un uomo. D’altra parte Antoine si invaghisce subito di Amanda, ma teme di perderla rivelando la propria eterosessualità. Florence vorrebbe avvisare Amanda dell’equivoco, ma il marito psicanalista le suggerisce di lasciare che la storia tra i due segua il suo corso, fino al momento della verità. Laura Morante debutta alla regia sposando in pieno lo stile delle commedie francesi, costruite su personaggi e dialoghi, con una cura minuziosa per i dettagli e le conversazioni, cercando di coinvolgere lo spettatore nel gioco. Fino a quando Antoine riuscirà a nascondere i suoi veri sentimenti per Amanda? E lei come reagirà? Lo sforzo dell’attrice e regista italiana crea un buon ritmo e produce alcune scene divertenti; ma lo scoglio contro il quale si infrange però è lei stessa: il personaggio di Amanda è talmente carico e insopportabile che risulta veramente incredibile come un uomo possa innamorarsi di una rompiscatole del genere, pronta a cavillare e a far partire insostenibili pistolotti su qualsiasi argomento. Vedere Antoine che estasiato si bea di stare vicino ad Amanda centellinando tutte le sue tirate, crea una sorta di fastidio fisico allo spettatore (e non solo di sesso maschile), che vanifica la tenuta di un film che potrebbe risultare molto più gradevole. Forse è meglio che Laura Morante scelga prossimamente di stare solo da una parte della macchina da presa.,Beppe Musicco

Ciliegine
Amanda trova difetti in tutti gli uomini che frequenta, compreso quello che dovrebbe sposare. L’unico che si salva è un amico che lei crede omosessuale.