Difficile raccontare qualcosa di uno dei più celebri film diretti da Alfred Hitchcock senza rivelare colpi di scena che è meglio rimangano tali. Per cui, nel caso, meglio fermarsi qui e leggere queste righe solo a visione avvenuta…,All’inizio vediamo una coppia, forse clandestina, poi una ragazza che si allontana con una grossa somma dall’azienda dove lavora come segretaria a Phoenix. Nella fuga qualcuno la osserva, e lo spettatore ignaro crede di trovarsi di fronte a un intrigo. Non sa che si ritroverà, come la povera Marion, in un incubo che la trasformerà da colpevole di un piccolo reato a vittima di un crimine orrendo, rappresentato in un modo virtuosistico e irripetibile in una delle scene più famose della storia del cinema. ,La grandezza di Psyco (in originale Psycho) è che si diverte a sovvertire le regole del genere thriller. Fu una grande e spiazzante novità, far uscire di scena – con una sequenza di grande tensione e abilità tecnica – quella che per la prima parte del film sembrava la protagonista. In questo senso Psyco rappresenta anche l’estrema ratio del paradigma, reinterpretato da Hitchcock con maniacale assiduità nel corso della sua carriera, del protagonista bello, giovane, in fuga ma innocente. Da Il club dei 39 (1935) al programmatico fin dal titolo Giovane e innocente (1937), le due versioni de L’uomo che sapeva troppo (1934 e 1956), Caccia al ladro tutti raccontano la parabola di un personaggio che fugge perché ingiustamente accusato e deve dimostrare la propria innocenza. Con Psyco non solo Marion non è innocente ma non ha in verità nessuna possibilità di fuggire. Infatti quando Marion si ferma a dormire in un motel deserto gestito dal giovane e timido Norman Bates, l’asse del film diventa lui. Un ragazzo disturbato, evidentemente condizionato dal rapporto con la madre paralitica, disposto a tutto pur di coprire le sue malefatte. ,Tratto da un romanzo di Robert Bloch, Psyco è uno dei film più noti di Hitchcock, un viaggio/incubo nella mente turbata che si fa via via più inquietante fino al celebre finale.,Candidato a quattro premi Oscar, Psyco fu il maggior successo commerciale di Hitchcock: da questo film furono tratti tre sequel “spuri” (l’ultimo è un tv movie), in cui il maestro del brivido non era coinvolto (ma il protagonista Anthony Perkins sì), nonché un discusso remake-fotocopia (ma molto meno intrigante) di Gus Van Sant.,Antonio Autieri,