In What We See When We Look at The Sky? siamo nella città di Kutaisi, nel cuore della Georgia. Lisi e Giorgi si incontrano fortuitamente per due volte e tra loro è amore a prima vista. Decidono, quindi, di rivedersi il giorno dopo. Nella notte, però, accade qualcosa di misterioso; i due al risveglio hanno sembianze diverse e, quando si incontrano, non si riconoscono più. Iniziano quindi a cercarsi, nella speranza di rincontrarsi…

What We See When We Look at The Sky? del regista georgiano Alexandre Koberidze è sostanzialmente una favola moderna dai toni a tratti surreali ambientata per le strade di Kutaisi. Una città fluviale in cui il tempo sembra sospeso e in cui gli abitanti, di qualsiasi età (e anche i cani…), sono grandi appassionati di calcio e attendono le partite del mondiale da vedere tutti insieme al bar. In questo contesto si muovono Lisi (Ani Karseladze) e Giorgi (Giorgi Bochorishvili) che, dopo la maledizione, vagano nel tentativo di riconoscersi e rinnamorarsi. L’amore e la speranza sono il filo conduttore della storia su cui, però, aleggia la magia del cinema. Sì perché durante il loro girare, Lisi e Giorgi si imbattono in una coppia di registi (nella realtà i genitori di Koberitze) che, di fatto, li fanno rincontrare; è il grande schermo che ha il potere di far avverare i sogni contro il destino che può tirare brutti scherzi. C’è anche un pizzico di Italia nel racconto. Alla fine della prima parte, infatti, un gruppo di ragazzini e ragazzine si trova in un cortile per giocare una partita di calcio; un momento spensierato e liberatorio sotto le note di Notti magiche, hit del mondiale ’90 della coppia Bennato-Nannini. La storia raccontata dal regista georgiano comunque affascina anche se l’eccessiva lunghezza espone il racconto al rischio di alti e bassi che possono distrarre lo spettatore. Il film, presentato alla Berlinale 2021, è disponibile sulla piattaforma Mubi.

Stefano Radice

Clicca qui per rimanere aggiornato sulle nuove uscite al cinema

Clicca qui per iscriverti alla newsletter di Sentieri del cinema