Vivere! è un affresco vasto ed energico, realizzato da un cineasta la cui visione prende in esame quattro decenni della storia cinese, pur rimanendo al di fuori di ogni scelta politica, mostrando attraverso le vicende della sua eroina ciò che la gente desidera ovunque: una vita tranquilla. Il regista Zhang Yimou (Lanterne Rosse, La strada verso casa) è noto per l’espressività delle sue opere, nelle quali combina una sincera passione per le vicende umane dei protagonisti con eventi in scala epica, ma Vivere! è senza dubbio speciale. A una visione superficiale i protagonisti Fugui e Jiazhen si mostrano mentre stanno puramente faticando per vivere (di qui il titolo), ma a un livello più profondo la storia svela i sacrifici e compromessi che si rendono necessari: in ogni momento la loro situazione è precaria (soprattutto attraverso la minaccia di essere denunciati come “nemici della Rivoluzione”) ma tirano sempre avanti, da soli o insieme, con la loro forza di volontà e la loro determinazione. Ad aggiungere complessità alla storia sono molte circostanze che sembrano puramente casuali, e che rivelano solo successivamente le loro conseguenze (ad esempio la perdita al gioco d’azzardo di Fugui); e i momenti di consapevolezza che seguono questi avvenimenti sono le scene più intense e significative del film. Una trama di tale forza richiede attori con una grande varietà e profondità interpretativa, esattamente come dimostrano Gong Li e Ge You: la loro totale immersione nella natura dei personaggi è del tutto convincente, recando insieme gioia, risate, comprensione, umiltà ma anche una lacerante sofferenza. Vivere! è un quadro estremamente emotivo, ma soprattutto sono i personaggi a essere a tal punto commoventi (così da suscitare anche il pianto in alcuni momenti), tanto devastanti sono le tribolazioni che gravano su di essi.

Beppe Musicco