Via dalla pazza folla (Far from the madding Crowd)
Usa/Gran Bretagna 2015 – 119’
Genere: Dramma
Regia di: Thomas Vinterberg
Cast principale: Carey Mulligan, Matthias Schoenaerts, Tom Sturridge, Michael Sheen
Tematiche: amore, matrimonio, fedeltà, amicizia
Target: dai 14 anni
Bathsheba Everdene, giovane ereditiera nell’Inghilterra di metà Ottocento, è divisa tra l’amore di tre uomini: il pastore Gabriel Oak, il maturo possidente Boldwood e l’esuberante tenente Troy.
Recensione
Tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Hardy, il film di Vinterberg (regista con un passato nel gruppo Dogma che l’anno scorso è stato candidato all’Oscar per Il sospetto) è un adattamento che sulla carta aveva tutte le potenzialità per rappresentare quello che era stato Ragione e sentimento di Ang Lee per il romanzo di Jane Austen ormai vent’anni fa. L’operazione, tuttavia, nonostante un cast da sogno (anche se forse il belga Matthias Schoenaerts è fin troppo romantico e affascinante per incarnare il pratico e solido pastore di Hardy), non è completamente riuscita.
Rispetto al noto e bellissimo antecedente del 1967, qui si sente la mancanza di un senso del tempo e della vita che passa, insegnando, anche a caro prezzo, alla protagonista, il valore delle passioni e delle scelte fatte per amore della propria indipendenza e libertà. Il film di Vinterberg invece, pur avendo alcuni momenti di grande intensità e una fotografia molto espressiva, corre il rischio di rinchiudersi in una serie di scene non sempre organicamente connesse, facendo perdere di vista la parabola di un’eroina insolita a cui la Mulligan regala uno sguardo profondo, ma forse non abbastanza dolente.
La compressione temporale degli eventi, infatti, così come alcune ellissi nel racconto, non lasciano gustare fino in fondo il peso che eventi e decisioni hanno sui singoli personaggi. Resta comunque viva la forza di un racconto che mette lo spettatore a confronto con il tema della passione e dei suoi eccessi, e promuove il concetto di amore come frutto di sacrificio e fedeltà, e come fiore nato dalle solide radici dell’amicizia più che dal fragile stelo della passione. Concetti che oggi potrebbero apparire perfino rivoluzionari…
Luisa Cotta Ramosino