Sentieri del Cinema, per definizione, parla di Cinema. E fin qui siamo nel campo dell’ovvio. Ma proprio perché scriviamo da sempre – e amiamo – il cinema, negli ultimi anni non abbiamo potuto fare a meno di notare come tanti professionisti del grande schermo abbiano deciso di cimentarsi in un diverso tipo di racconto, quello della serialità televisiva.

Un tipo di narrazione che negli ultimi anni si è molto evoluta, diversificata, anche all’arrivo di piattaforme che ne hanno cambiato la fruizione. Le stesse piattaforme che in questi giorni ci danno la possibilità di recuperare vecchi e nuovi titoli cinematografici seguendo le passioni e le esigenze della famiglia.

Per questo, pensando che ci troviamo in un momento in cui, volenti o nolenti, abbiamo più tempo da passare davanti alla tv, abbiamo pensato di suggerirvi alcune serie che ci hanno colpito perché in qualche modo nutrono la stessa passione cinematografica che condividiamo. Generi diversi, formati lunghi o brevi (questo è anche il bello della serialità), interpreti noti oppure no, registi autori o racconti che hanno nella scrittura il loro punto di forza. Serie tv che potete trovare su Amazon Prime, Netflix, Sky o TimVision, ma anche in alcuni casi recuperare su RaiPlay o MediasetPlay.

Ve le consigliamo insieme a un film che ci aiuta a raccontarvi perché ci hanno colpito, seguendo come sempre una passione per le storie che ci possano fare compagnia.

MARVELOUS MRS. MAISEL  (Amazon Prime) 3 stagioni (8 x 50’, 10 x 50’, 8 x50’)  a partire dal 2017

Creato da Amy Sherman Palladino

Con Rachel Brosnahan, Michael Zegen, Alex Bornstein, Tony Shalhoub, Kevin Pollak

Una casalinga ebrea upper class scopre il suo talento nella stand up comedy e sconvolge la sua vita e quella della sua famiglia…

New York, 1958. Myriam (Midge) Maisel (Rachel Brosnahan) è una casalinga ebrea dalla vita apparentemente perfetta la cui principale preoccupazione è scegliere la mise migliore in una guardaroba apparentemente inesauribile. Suo marito Joel (Michael Zegen) lavora in una compagnia che produce plastica ma ha una passione per la stand up comedy e si esibisce al Gaslight Cafè. Quando però Joel, dopo l’ennesimo insuccesso sul palco, la lascia per la sua segretaria, Midge si vede crollare il mondo addosso e finisce per esibirsi ubriaca su quello stesso palco… ottenendo un imprevisto successo.

La New York della serie è quella che abbiamo imparato a conoscere ed amare in tanto cinema classico, con l’Upper West Side degli appartamenti eleganti e delle famiglie alto borghesi, fatto di buone maniere e ipocrisia, ma anche dei nightclub nei seminterrati dove si incrociano comici, musicisti e scrittori, dove si mette in discussione se stessi e l’american way of life, dove i mondi si incontrano e qualcosa di nuovo può nascere.
Midge Maisel non parte come una rivoluzionaria, il suo primo atto di ribellione, salire sul un palco e parlare della sua vita, nasce dal dolore e dal troppo alcool, ma le fa scoprire una vocazione e un’altra sé stessa, in cui imparerà a credere poco alla volta.

A darle la fiducia necessaria ci pensa la piccola e pugnace Susie Meyerson (Alex Bornstein), che intravede il suo talento e decide di diventare la sua manager.
In questa sua piccola rivoluzione personale, però, Midge trascina anche le persone a lei vicine, a partire dai suoi genitori, presi alla sprovvista dalla nuova personalità della figlia, per continuare con il marito fedifrago Joel, costretto a riconoscere in lei un talento che lui non ha; e a seguire amici e conoscenti che la sincerità di Midge costringe a fare i conti con se stessi, i propri desideri e le proprie paure e l’ipocrisia di un mondo che spesso chiede di chiudere gli occhi su una realtà troppo spiacevole o troppo complessa.

Da un lato i pezzi di stand up di Midge, ispirati alle sue vicende personali, spesso piuttosto salaci ed espliciti, dall’altra delle dinamiche e dei tic della buona borghesia ebraica, che si ritrova tanto nei romanzi di Philip Roth (basti pensare allo svedese di Pastorale americana) e che troverà il suo ironico cantore in Woody AllenMrs Maisel crea un mix unico di commedia classica e dramma, senza evitare i dilemmi che una vocazione artistica seguita con sincerità inevitabilmente si porta dietro.

L’autrice della serie, Amy Sherman-Palladino (che è la creatrice di un classico delle serie per adolescenti, Una mamma per amica), è bravissima a costruire, anche con l’aiuto di una strepitosa colonna sonora, un mondo complesso, riconoscibile nei suoi molti riferimenti cinematografici, ma nello stesso tempo sorprendente e inaspettato., conservando sempre uno sguardo ironico ma pieno di umanità e di compassione nei confronti di tutti i suoi personaggi.

Consigliata per chi ha amato Colazione da Tiffany, Tutti dicono I love you

Per un pubblico dai 14 anni in su.

Laura Cotta Ramosino