In Unforgivable vediamo Ruth Slater uscire di prigione; è stata vent’anni in carcere per aver ucciso lo sceriffo del paese in cui viveva. Ruth inizia a lavorare per rifarsi una vita ma ha un unico obiettivo: rintracciare la sorella che all’epoca dei fatti aveva cinque anni e che dopo il suo arresto è stata data in adozione. Deve trovare qualcuno che la aiuti e nello stesso tempo evitare la minaccia dei figli dello sceriffo che vorrebbero vendicarsi…
Sviluppo di una serie Tv del 2009, Unforgivable – disponibile su Netflix – è prodotto e interpretato da Sandra Bullock che si cuce su misura il personaggio di Ruth. Siamo di fronte al classico drama di una donna inizialmente sola che, contro tutto e tutti, vuole riprendere a vivere e rimettersi in contatto con quegli affetti che le sono stati tolti. Il secondo lungometraggio di finzione diretto da Nora Fingscheidt, pur muovendosi in ambiti già ampiamente affrontati dal cinema, mantiene per tutta la durata una buona dose di intensità drammatica grazie alla performance della Bullock che è la vera mattatrice. Tutto è sulle sue spalle: anche se la sua recitazione talvolta è troppo caricata, rende comunque bene i dubbi, le paure e i momenti di rabbia di Ruth.
Lentamente, vediamo la solitudine della protagonista spezzarsi grazie soprattutto all’aiuto di John (Vincent D’Onofrio), un avvocato liberal che la supporta nel suo tentativo di mettersi in contatto con la sorella Kathie (Aisling Franciosi) e a Blake (John Bernthal), un collega anche lui ex carcerato. Il messaggio è chiaro: per quanto una persona sia motivata e determinata, non può farcela da sola. Soprattutto quando esce da una prigione, bollata dalle persone come “carcerata a vita”, quasi senza una propria identità e con un futuro difficilissimo da costruire. Il limite di Unforgivable è che valorizza poco altre figure – Vincent D’Onofrio ma anche Viola Davis che impersona la moglie dell’avvocato John – che avrebbero meritato uno spazio maggiore per dare più solidità a una storia che offre un bel colpo di scena nel sottofinale.
Aldo Artosin
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