Qualsiasi film ha sempre qualcosa da dire. Fosse anche la riflessione più banale o il pensiero più profonda, un film dice sempre qualcosa del reale. Perché è fatto da uomini che vivono la realtà e che sono costretti a prendere una posizione. Ergo: nessun film è innocuo. Magari un film può presentarsi come innocuo, ma tra le righe si possono afferrare messaggi e contenuti. Così, anche i film pensati, prodotti e confezionati per i più piccoli dicono qualcosa al pubblico. Qualcosa che può essere interessante o ambiguo o addirittura potentemente falso.,E’ il caso di Una settimana da Dio, l’ultima commedia interpretata dal bravo ma sempre più sprecato Jim Carrey: Bruce (Carrey, a cui capitano tutte le sfortune immaginabili), è una sorta di Giobbe post moderno. Dopo l’ennesima disgrazia, se la prende con Dio (Morgan Freeman), a cui domanda un aiuto, concreto e tempestivo. Detto fatto: attraverso un cercapersone, sarà lo stesso Creatore a mettersi in contatto con Bruce, a cui affida il compito impegnativo di reggere il destino degli abitanti della sua città, Buffalo. Lo spunto è buono ed alcune trovate sono gustose quando non scivolano nella volgarità; il terzetto dei protagonisti è passabile (anche se Carrey ha fatto di meglio); lo script tiene abbastanza. Certo è qualcosa d’altro a sorprendere: in un film in cui si sente parlare di Dio in continuazione, colpisce che si salti a pié pari il fatto della croce. Non a caso, lo strumento di preghiera che la Aniston darà a Carrey e che sarà poi fondamentale per l’evolversi della vicenda, è chiamato “contapreghiere” ed è di fatto un rosario a cui manca il crocifisso. Chiamarlo rosario, sarebbe stato uno sgarro troppo grosso per il pubblico non credente o musulmano. Mentre, pochi istanti dopo, si sente addirittura Dio in persona dichiarare di essersi preso una bella vacanza durante il Medio Evo, lasciando l’uomo al suo destino. Conferire la giusta importanza storica a quel periodo della storia dell’uomo in cui si è consolidata la civiltà occidentale, evidentemente, doveva suonare come un’affermazione “politicamente scorretta”.,

Una settimana da Dio
Un giornalista televisivo, perseguitato dalla sfortuna, invoca Dio per far fronte a tutti i propri problemi. E Lui risponde…