Squadra che vince non si cambia (se così si può dire). Dopo Matrimonio al Sud, discreto successo del 2015, Massimo Boldi torna quest’anno, sempre insieme a Biagio Izzo, Debora Villa e Barbara Tabita, in un film col titolo assonante. Il tentativo di Boldi, che è anche produttore del film, è quello di perpetuare la formula che ha reso famosi i cinepanettoni, ma i tempi d’oro sono passati e la creatività esaurita. Se Matrimonio al Sud aveva qualche spunto, Un Natale al Sud purtroppo no.
La storia è quella classica. Peppino (Boldi) è un carabiniere del Nord sposato con Bianca (Debora Villa) mentre Ambrogio (Izzo) è un ex impiegato del catasto napoletano con velleità di cantante neomelodico, coniugato con Celeste (Barbara Tabita). Le due coppie hanno due figli, Riccardo e Simone di “professione” youtuber, che hanno due fidanzate conosciute grazie alla app Cupido 2.0 e che, però, non hanno mai incontrato dal vero. Peppino, Bianca, Ambrogio e Celeste sono preoccupati per i figli e decidono di organizzare per loro una vacanza a sorpresa in modo che possano incontrare le due fidanzate e che l’amore da virtuale, diventi reale. Una vacanza cui anche loro prenderanno parte di nascosto… Potete immaginare cosa accadrà nel resort sul mare: tentativi di tradimenti, equivoci, imbrogli e sotterfugi conditi da gag trite e ritrite. Tutto troppo già visto. Di basso livello le performance dei giovani attori mentre si salvano con il mestiere i navigati Boldi, Izzo, Villa e Tabita nel contesto di una sceneggiatura molto piatta.
In definitiva un film debole, che vuole ironizzare sullo strapotere del web, dei blog e di youtube, senza riuscirci. Completano il cast Paolo Conticini (uomo immagine vanesio di Cupido 2.0), Enzo Salvi (autista in cerca di avventure) e Anna Tatangelo (blogger che perde la testa per Peppino).
Stefano Radice