Commedia molto pungente e gustosa, se non altro per alcune buone situazioni e la bella prova di tutto il cast, tra cui impressiona soprattutto Jessica Biel, elegante e sfacciata al tempo stesso, nei panni della bella americana, libera e al passo coi tempi, costretta a lottare con le convenzioni borghesi. Siamo negli anni ’30 e nella campagna inglese sempre uguale a se stessa arriva un uragano di nome Larita, splendida, anticonformista bellona di Detroit. Il film è tutto qui: è il racconto di un duello all’ultimo sangue tra la Biel e la suocera, quell’altra grande attrice che risponde al nome di Kristin Scott Thomas, algida signora delle fredde lande britanniche. L’australiano Stephen Elliott è un regista dal curriculum bizzarro: ha alle spalle un paio di film diversissimi tra loro. Priscilla, regina del deserto e quello strano oggetto non bene identificato che è The Eye – Lo sguardo. Qui si trova a suo agio adattando anche come sceneggiatore una pièce di Noel Coward che aveva ispirato già un giovanissimo Hitchcock per il suo Fragile Virtù. I risultati sono notevoli: il film, pur doppiato in un modo molto piatto, ha ritmo, verve e riesce a divertire in maniera arguta senza volgarità (anche se le allusioni non mancano). Si stempera il dramma tra le risate a denti stretti; si avverte con una certa nostalgia l’eco del grande cinema del passato, dove gli effetti speciali erano principalmente volti e parole. Un’operazione nostalgia molto elegante per un film molto curato nei dettagli, nella scrittura, nell’elaborazione delle scene. Sembra un vecchio film senza che il tutto diventi un’operazione vacua fine a se stessa. Anche se con il cinema classico c'è una differenza non da poco: il segreto su cui si regge il film (a che fare con l'eutanasia) sa più di strizzata d'occhio al (triste) spirito dei tempi che reale necessità narrativa (tanto che nel film di cui questo è remake non c'era traccia). Una volta non c'era bisogno di escamotage di ideologie alla moda per dare una sterzata a un racconto.,Simone Fortunato

Un matrimonio all’inglese
Il matrimonio “misto” tra una bella americana spiantata e il ricco rampollo di una famiglia inglese genera scompiglio.