Da qualche anno Guido Chiesa, che nel passato aveva confezionato documentari e film belli ma dal respiro poco popolare, sembra invece avvicinarsi a commedie specchio della società che viviamo. Se con Classe Z e Belli di papà, Chiesa aveva prediletto i temi della scuola, dell’indolente pigrizia e dei bamboccioni, ora con Ti presento Sofia entra nel microcosmo familiare e nelle dinamiche dell’amore. Come per Belli di papà remake del messicano Si Nosotros los nobles, anche questo nuovo film di Chiesa, prodotto sempre da Colorado Film, è un remake, per la precisione di Se permetti non parliamo di bambini!, commedia argentina distribuita anche in Italia – ma poco vista – nell’autunno 2016. Un’operazione sempre più diffusa: si fiuta il successo delle commedie estere e si acquisiscono i diritti per un remake italiano. Un titolo tra i tanti: Benvenuti al Sud, tratto nel 2008 (sono già trascorsi 10 anni) da Giù al Nord di Dany Boon, o Il nome del figlio tratto da Le Prénom di Alexandre de La Patellière e MatthieuDelaporte (ma succede anche il caso contrario: di Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese ne sono state realizzate diverse versioni straniere: è appena uscita, con grande successo, quella francese, Le jeu con Bérénice Bejo).
In questo quadro si inserisce Ti presento Sofia, una commedia che tenta l’equilibrio tra gli ingredienti del sorriso, degli equivoci e degli inganni nella nostra società. Sofia è una bambina speciale, ha dieci anni, è intelligente, arguta e adora il rock, specialmente il gruppo degli Afterhours. I suoi sono genitori separati, la mamma sta per partorire un altro figlio, mentre suo padre Gabriele (Fabio De Luigi) non ha donne né vuole averne: i suoi amici provano a far di tutto per presentargli amiche, ma a lui basta sua figlia. Gabriele gestisce con suo fratello Chicco (Andrea Pisani) un negozio di musica e non ha ancora perdonato suo padre Oscar (Shel Shapiro), ex figlio dei fiori, che ha avuto molte donne e molta prole in giro per il mondo. Quando all’improvviso ritorna, dai suoi viaggi e dal suo mondo, Mara (Micaela Ramazzotti), una donna di cui è sempre stato innamorato, tutto cambia per Gabriele. Peccato che Mara è sì la compagna desiderata e perfetta con la quale si può parlare di tutto, ma su un punto è molto rigida: non ama i bambini. Anzi, li detesta; tanto che sceglie i luoghi (ristoranti, alberghi) dove loro non sono persone gradite. Gabriele non ha scampo. Occorre nascondere la verità, ovvero nascondere Sofia a Mara. E Mara a Sofia.
Non si rivela il resto della trama, ma il film – anche se strappa sorrisi e divertenti situazioni equivoche – presenta però qualche limite. Non tanto il fatto che sia un remake (con alcune scene molto simili rispetto all’originale), perché la commedia argentina non è stata praticamente vista in Italia. Quanto perché, come altre commedie italiane zeppe di cliché e personaggi monodimensionali, Ti presento Sofia ha più di un momento di debolezza narrativa e con un grosso problema di credibilità dei due protagonisti (Fabio De Luigi fa quasi sempre lo stesso personaggio, goffo e buono; Micaela Ramazzotti cambia spesso ma non sembra riuscire a entrare al 100% nella parte della fotografa che sa raccontare il mondo), tra cui oltre tutto non sembra scattare una vera alchimia che giustifichi la loro passione travolgente. Molto meglio, semmai, Andrea Pisani nella parte del fratello di lui (lo youtuber che si cala perfettamente nel ruolo del ragazzone immaturo, ma non troppo) e Caterina Sbaraglia, la bambina che interpreta Sofia e che ruba spesso la scena a Fabio De Luigi e Micaela Ramazzotti.
La regia di Guido Chiesa è invece leggera quanto basta: Ti presento Sofia resta comunque una commedia che, per situazioni e personaggi, si può vedere insieme a amici e figli (non troppo piccoli), senza vergognarsi per i (pochi) doppi sensi e le battute da spiegare.

Emanuela Genovese