Nel 2017 aveva scosso intere platee di addetti ai lavori con il grottesco horror simbolista Mother!, nel 2022 è tornato in concorso alla 79ª Mostra del Cinema di Venezia con uno dei film più strazianti e intensi visti nel corso dell’ultima stagione cinematografica. Stiamo parlando del regista statunitense Darren Aronofsky e del suo The Whale, film tratto dall’omonima pièce teatrale di Sam Hunter e interpretato da un enorme – in tutti i sensi – Brendan Fraser. Il suo personaggio prende il nome di Charlie, docente di letteratura inglese a distanza affetto da grave obesità e incapace di riprendersi dalla morte del suo amante, avvenuta molti anni prima in circostanze misteriose. Quando l’uomo decide di riallacciare i contatti con la figlia adolescente abbandonata anni prima, il già fragile equilibrio della sua psiche inizia a tentennare pericolosamente…

Girato interamente dentro un’unica stanza e costruito intorno alla mostruosa interpretazione dell’attore principale, The Whale è il film che segna la maturità emotiva del regista americano, sviluppandosi come un racconto mirato a scandagliare pieghe, imperfezioni e sofferenze dell’animo e del cuore dell’uomo. Se il genere individuato è quello del dramma psicologico, l’opera di Aronofsky si declina in mille sfaccettature con l’avanzare dei minuti, trasformandosi in un film-matrioska capace di trattare temi come la paternità, la morte, la solitudine, la malattia e – sopra tutti – l’amore incondizionato verso gli altri. Accompagnando Charlie nella sua immobile quotidianità fatta di tentazioni golose, videolezioni e visite della sua donna delle pulizie, scopriamo tutti i tasselli di una storia costruita all’insegna dell’equilibrio narrativo: mai un gesto o una battuta risultano fuori posto o sopra le righe, e anche se il cuore della vicenda si svela con un certo agio, lo spettatore viene sin da subito catturato tanto dall’inusualità del racconto quanto dalla sua profondità. Ad affiancare un Brendan Fraser candidato agli Oscar 2023 come Miglior attore protagonista, anche la giovane promessa Sadie Sink (già nota per Stranger Things) e Hong Chau, anch’essa candidata per il ruolo qui interpretato come miglior attrice non protagonista.

Letizia Cilea

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