Bennet Marco è sopravvissuto ad un attacco nemico durante la guerra del Golfo. Anni dopo, il compagno che lo aveva salvato, Raymond Shaw, si candida alle elezioni governative. Marco, grazie a terribili incubi, comincia a ricordare cosa è veramente accaduto in guerra e si trova a dover sventare un complotto segreto per il controllo della Presidenza Usa.,Presentato fuori concorso a Venezia, il film è un remake di “Va’ e uccidi” (1962), con Frank Sinatra e Laurence Harvey, tratto dall’omonimo romanzo di Richard Condon. L’azione si è spostata dall’epoca kennediana della guerra fredda ai nostri giorni, tempo in cui le multinazionali sembrano detenere il potere assoluto. Il tenente Marco (Denzel Washington) si ritrova coinvolto in un complotto dominato dalla Manchurian Global Corporation, che sembra aver manipolato le menti degli ex-soldati e quindi dell’attuale favorito alla carica di governatore: Raymond Shaw potrebbe diventare il primo presidente totalmente assoggettato e manovrato da una fazione politica non meglio identificata. “Manchurian Candidate” è un film, almeno in parte, di fantascienza, dove il nemico viene identificato col sistema stesso. La storia in fondo rimane una grande avventura, seppur costantemente impregnata da una sorta di cinismo che, come in tanti altri film di questo genere, non sembra lasciare alcuno spiraglio di libertà. L’eroe è solo contro tutti e costantemente controllato; alla fine sembra vincere con l’aiuto dell’FBI, ma il controllo occulto sui cittadini non viene meno. La trama, pur non apparendo innovativa, potrebbe essere interessante, ma la lentezza di alcuni punti e la poca chiarezza di altri rendono talvolta difficile la comprensione. Alcune scene, compreso il finale, non reggono completamente. Il film vorrebbe comunque essere un ammonimento a guardarsi dalle informazioni provenienti dai media e invita a non credere a tutto quello che viene detto, a pensare con la propria testa e a farsi una propria opinione. Per i difetti di cui sopra e per la sua tendenza allo sfilacciamento, il film non ha avuto grande successo in America, così come il precedente “Va’ e uccidi” che tuttavia aveva un pezzo forte: la grande Angela Lansbury come madre di Shaw, per questo ruolo candidata all’Oscar.,Ilaria Giudici,