Sequel del brutto horror del 2009. È un filo meglio, per quanto si navighi nelle acque del già visto. E il merito è tutto della regia del giovane Ed Gass-Donnelly che possiede almeno i fondamenti del genere e sa muoversi con una certa agilità nei territori della suspense e della tensione. La storia: qualche tempo dopo i terribili fatti raccontati in The Last Exorcism (e mostrati sui titoli di testa), la giovane Nell sta recuperando fisicamente e psicologicamente in un centro specializzato. Per la ragazza, vittima di strane allucinazioni, il recupero pare difficilissimo. ,Narrativamente più coeso del primo e segnato da un'attrice in gamba (l'espressiva, non bellissima Ashley Bell), il film si avvicina di più al filone tradizionale dell'horror demoniaco che agli elementi di realismo del primo che, lo ricordiamo, era l'ennesima riproposizione dello stile del POV (Point of View, ovvero l'utilizzo della soggettiva o comunque di un punto di vista interno alla narrazione) applicato all'horror. Gass-Donnelly abbandona la macchina a spalle del primo episodio e porta avanti con una certa solidità una vicenda piuttosto telefonata: la sceneggiatura scritta dal regista in collaborazione con Damien Chazell non spicca certo per originalità, imboccando in diversi momenti la strada del thriller paranormale e paranoico e guardando, per quanto riguarda l'horror puro, a grandi autori del passato come l'Argento di Suspiria nella descrizione del rapporto tra la protagonista e le compagne della clinica, o il Raimi di Drag me to Hell nella rappresentazione di un esorcismo laico. Non è molto ma almeno è fatto con garbo e conoscenza della materia, così come è apprezzabile il tentativo di regista e sceneggiatore di rendere ambiguo e sfuggente il personaggio di Nell e di lasciare in sospeso qualche dubbio allo spettatore: la ragazza è vittima di allucinazioni? Esiste una possibile cura? O su di lei incombe una maledizione impossibile da cancellare? Piccoli elementi di interesse, uniti a una certa cura formale, a un discreto lavoro su ambienti e atmosfere e a un uso limitato di sangue e di scene cruente, che riscattano almeno in parte uno script debole che ricicla parecchio già visto.,Simone Fortunato

The Last Exorcism – Liberaci dal male
La giovane Nell, sopravvissuta al massacro di una setta, si sente ancora perseguitata.