L’assassinio misterioso di un senatore americano a Washington, costringe la Cia a richiamare in servizio l’agente Paul Shepherdson (Richard Gere); c’è il timore che a compiere l’omicidio sia un agente segreto russo, attivo dai tempi della Guerra Fredda che la Cia ha soprannominato Cassio. Shepherdson è certo che Cassio – cui lui ha dato la caccia a lungo – sia morto ma, suo malgrado, si rimette in pista affiancato dal giovane agente dell’Fbi Ben Geary (Topher Grace), convinto, invece, che Cassio sia ancora vivo e operativo… ,Il regista Michael Brandt, più conosciuto come sceneggiatore di Quel treno per Yuma e 2 Fast 2 Furious, realizza una spy story dove non mancano le sorprese e dove i russi rappresentano ancora una certa minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti. Diciamo subito che al film non manca il ritmo. Il problema, però, è che il colpo di scena più importante viene svelato dopo neanche mezz’ora dall’inizio del film, facendo così ,perdere di interesse la storia, mentre quello finale risulta un po’ pasticciato e forzato nella trama. Malgrado questi difetti, non da poco per una spy story che in qualche modo vorrebbe evocare anche scenari di spionaggio e controspionaggio da Guerra Fredda, il film può contare sulla performance dignitosa di Gere che riesce a dare – grazie al mestiere – un certo spessore al suo personaggio. Nel cast anche Martin Sheen nei panni di Tom Highland, capo Cia di Paul Shepherdson.,Stefano Radice,

The Double
Un agente segreto russo dato per morto sembra essere tornato in vita per uccidere il presidente americano…