Commedia semplice semplice ma gradevole, non volgare e discretamente scritta. È il remake italiano di una commedia francese di grande successo in patria e in Italia arrivata con il titolo Per sfortuna che ci sei e in cui si raccontava con tono leggero una vicenda dai contorni surreali. Un uomo, di professione consulente matrimoniale, riesce a rinsaldare coppie scoppiate mentre la sua vita va a rotoli: per uno scherzo del destino infatti, tutte le sue fidanzate fanno una brutta o bruttissima fine. Trasportato in Italia, secondo uno schema che aveva portato molta fortuna a Benvenuti al sud (l'omologo italiano del più riuscito francese Giù al nord), Stai lontana da me è identico nella vicenda, negli snodi narrativi e anche nel tono, più da romantic comedy che da commedia caciarona e demenziale. Il valore aggiunto che ce lo fa preferire al film diretto da Nicolas Cuche è la coppia protagonista efficace e funzionale: Ambra Angiolini conferma di essere attrice capace di impersonare ruoli drammatici e più leggeri. È brava, è bella, buca lo schermo ed è cresciuta tantissimo rispetto agli esordi. La sorpresa è invece Enrico Brignano che per anni è stato uno dei tanti personaggi televisivi sfruttati (male) al cinema: in questo senso Brignano, che in televisione funziona, non ha mai lavorato con i tempi giusti sul grande schermo. Un po' perché coinvolto in lavori di basso livello (gli imbarazzanti Sharm El Sheik e Un'estate ai Caraibi), un po' perché impegnato su sceneggiature poco curate (ad esempio quella dei Vanzina di Ex: amici come prima) ma soprattutto perché sempre o quasi nei panni del cialtrone sopra le righe. Era andata un po' meglio con Ci vediamo domani dove il comico romano impersonava uno spiantato che cercava il business nelle pompe funebri; ma qui è decisamente più a suo agio, impegnato in un registro comico ma senza volgarità o colpi bassi. Così Stai lontana da me, diretto dal Federici di Lezioni di cioccolato 2, appare riuscito nell'intento di far sorridere: qualche gag funziona davvero (in particolare la girandola degli equivoci sul luogo di lavoro dei due protagonisti), altre cose molto meno come la svolta finale molto sciatta e inverosimile. Ma il film nel complesso è coeso, resiste alla tentazione di buttarla nella caciara e nel sesso grossolano e gioca bene di sponda anche con alcuni buoni caratteristi come Giorgio Colangeli e Anna Galiena.,Simone Fortunato,