Da qualche parte, in Inghilterra, non troppo lontano da Londra, esiste un college femminile temuto in tutto il paese per la crudeltà delle sue studentesse. Decisamente non facile la vita per le nuove arrivate. È il caso della giovane Annabel che, zimbella del prestigioso Cheltenham Ladies College, si trasferisce al St. Trinian’s. L’accoglienza non è delle migliori e Annabel riprende le valigie non ancora svuotate per andarsene. Viene però trattenuta dal padre (Rupert Everett) che confida molto sul suo legame con la sorella Camilla, preside della scuola (sempre Rupert Everett, travestito). Intanto il ministro dell’istruzione (Colin Firth) è più che mai deciso a far chiudere l’istituto. La notizia provoca la reazione dei giovani demoni che, nel tempo lasciato libero dalle produzioni illegali di alcol e dai piani di furto per garantire fondi alla scuola, escogiteranno un sistema per mettersi in mostra in tutta l’Inghilterra.,Il film decisamente non convince. Il pittoresco St. Trinian’s è descritto con termini al di là del grottesco, fino a sforare nel ridicolo. La trama è confusa, scialba e scontata nei suoi passaggi chiave. In Inghilterra St. Trinian’s inizialmente era una serie di fumetti di successo che ha goduto nel tempo di diverse trasposizioni cinematografiche, film con i quali i giovani inglesi sono cresciuti. Aggiungete Colin Firth e Rupert Everett (idoli indiscussi di tutta la nazione) e spiegherete così i grandi incassi ottenuti dal film nel Regno Unito. Insomma, lì ci si diverte e il film vende; fuor di patria ci si annoia e si rispedisce tutto al mittente. È pronto già un sequel: forse in Italia non arriverà. ,Andrea Puglia