Nel cuore della riviera romagnola, a Riccione, d’estate arrivano ragazzi da tutta Italia. Ciro proviene dal sud e sogna di diventare un cantante, anche se un provino va storto. Viene assunto come bagnino, attirando su di sé le attenzioni di tutte le ragazze. Marco è da sempre innamorato di Guenda, ma non ha mai trovato il coraggio di dichiararsi. In suo aiuto arriverà Gualtiero, playboy e bagnino a riposo, deciso a condividere i suoi segreti con un ragazzo a cui sembra manchi decisamente l’audacia. Vincenzo è un ragazzo non vedente che viaggia con sua madre, una donna apprensiva e molto protettiva. Quest’anno però Vincenzo ha deciso di lasciare la mamma sotto l’ombrellone e farsi degli amici: incontra così Furio e il suo gruppo, ognuno diverso dall’altro ma uniti da una grande amicizia.

Nel 1983 Enrico Vanzina, in coppia con il fratello Carlo, firmava Sapore di mare (ambientato però a Forte dei Marmi) diventato, con il passare degli anni, un cult generazionale. Ora, rimasto solo dopo la morte del fratello, ci riprova con qusto film prodotto per Netflix – aiutato nella sceneggiatura da Caterina Salvadori e Ciro Zecca – trasferendo l’azione sulla riviera romagnola e sotto la regia dei videomaker Niccolò Celaia e Antonio Usbergo (più conosciuti come YouNuts!). Gli ingredienti di base di storie di questo tipo ci sono tutti e i più importanti sono, ovviamente, l’amicizia e l’amore. Come si può prevedere ci sono storie che iniziano, altre che finiscono, fraintendimenti e bugie. Ci sono poi le partite di beach volley, il gioco della bottiglia (ma si fa ancora?), fare l’alba in spiaggia, mangiare bomboloni appena sfornati e fare tardi in discoteca.

Ma se Sapore di male è diventato un cult, a nostro avviso per Sotto il solo di Riccione sarà molto più difficile. Su tutto il film, infatti, aleggia un’atmosfera che sa di finto e poco fresco, a partire da come vengono rappresentati i ragazzi, che poi sono il cuore di tutta la storia, e tutto è troppo prevedibile; per lo spettatore non ci sono sorprese. Forse questo tipo di film deve essere così, ma è un po’ un peccato. Anche l’invito finale a ritrovarsi tutti l’anno successivo (stessa spiaggia stesso mare), risulta un po’ forzato. Sembrano fuori posto anche gli attori più attempati, soprattutto Andrea Roncato, davvero appesantito e imbolsito nel ruolo di ex playboy incallito. Mentre Isabella Ferrari (tra le protagoniste di Sapore di mare) è una madre troppo apprensiva e Luca Ward un buttafuori che si innamora di lei.

La speranza, tuttavia, è che il film possa servire per lanciare nuovi volti. Tra i giovani, ad esempio, si segnalano le interpretazioni di Davide Calgaro (Furio), già apprezzato in Odio l’estate, e quella di Lorenzo Zurzolo (Vincenzo), visto in Compromessi sposi e Sconnessi; come coppia di amici funzionano bene. Su tutto, per la gioia dei giovani, dominano le musiche di The Giornalisti e Pacifico.

Aldo Artosin