Dopo aver invaso la cultura popolare, nella versione giovanile-romantica di Twilight, o in quella granguignolesca, sexy e un po’ camp del televisivo True Blood, i vampiri si fanno strada anche nel cinema d’autore con questa versione estenuata e ipercolta di Jim Jarmusch.,Azzeccatissimi i protagonisti, i due amanti Adam e Eve (una scelta di nomi nient’affatto casuale): Tilda Swinton pallidissima e fuori dal tempo, si riempie la casa di libri d’epoca ma se la cava benissimo con carte di credito, smartphone (con tanto di insistito product placament) e gadget contemporanei; Tom Hiddleston, musicista geniale e solitario, appassionato di chitarre vintage e apparecchiature elettroniche, un debole per gli scienziati perseguitati e tendenze suicide, è credibile con vampiro millenario quanto lo era come smaliziato dio norreno in Thor.,A fare da contorno la “giovane” e sventata Mia Wasikoska, che “si beve” per sbaglio il fornitore di Adam, mentre John Hurt veste i panni del poeta Kit Marlowe che, scopriamo da qualche accenno volutamente criptico, non solo non è morto assassinato cinque secoli fa, ma è anche l’autore di varie opere attribuite a Shakespeare.,Tutti hanno i loro crucci e le loro idiosincrasie, ma visto che sono vampiri immortali se la prendono comoda tanto per mostrare la loro uggia quanto per divertirsi, di modo che lo spettatore mortale (gli esseri umani, ironicamente, sono chiamati zombie dai vampiri …) dopo un po’ inizia a guardare l’orologio nella vana speranza che la pellicola, oltre che vaghe riflessioni esistenziali e meditazioni sulla bellezza perduta, offra anche qualche palpito horror. Niente di tutto ciò, perché anche quando ci scappa il morto le reazioni sono seccate, ma composte (una chitarra rotta crea molta più agitazione), le preoccupazioni buttate qua e là senza che sia loro permesso di diventare trama e la sete di sangue, fino a quel momento risolta con una gita in farmacia o in ospedale, non diventa mai un motore di grande azione se non nel finale.,I vampiri di Jarmusch sono amanti dell’estetica, delle opere d’arte, della letteratura e della musica undergroud, lamentano le guerre distruttive dell’uomo, viaggiano in prima classe su voli notturni e girano in macchina senza meta, ma dopo un po’ annoiano parecchio, senza riuscire a dire nulla di veramente significativo.,Da un autore ci si aspetterebbe che una gita nel genere (e in un genere che, a parte la recente smania per gli zombie, è tra i più praticati del momento) dicesse qualcosa in più e invece al viaggio solo gli amanti di Jarmusch sopravvivono e anche loro non senza qualche sbadiglio.,Laura Cotta Ramosino,

Solo gli amanti sopravvivono
I vampiri Adam e Eve si amano a distanza, ma lui ha tendenze suicide… Lei accorre ma a complicare le cose arriva anche sua sorella Ava …