Incentrato sulle prodezze dei due amici e compagni di stupidità Harry Dunne e Lloyd Christmas, Scemo e + scemo (1994) si è imposto negli anni come un indimenticato cult demenziale. ,Oggi ritroviamo i due protagonisti a distanza di vent’anni, non meno amici e ovviamente non meno stupidi, anche questa volta alle prese con un’avventura on the road: Harry scopre l’esistenza di una figlia ormai grande, e la coppia si mette in viaggio per trovarla. Naturalmente, lungo il tragitto ne combinano di tutti i colori.,L’esordio alla regia dei fratelli Farrelly aveva già generato, nel 2003, un prequel dal titolo Scemo e più scemo – iniziò così, discreto successo diretto da Troy Miller. Il sequel però, rappresenta una sorta di evento storico per i fans del genere, perché per la prima volta ricongiunge il duo comico del film originale: Jeff Daniels, il cui nome ancora oggi resta legato per lo più proprio a Scemo e + scemo, e Jim Carrey, che dopo un periodo d’oro di alternanza tra ruoli demenziali e film più impegnati, fatica a reinventarsi e da diversi anni non ha parti significative.,I Farrelly tornano a firmare soggetto, sceneggiatura e regia, e il loro tocco è inconfondibile: una comicità stupida, a volte troppo spinta e non sempre divertente, ma che di sicuro ha un buon ritmo (non è facile portare avanti una commedia demenziale per quasi due ore). ,Non soltanto la struttura narrativa richiama il primo film, diversi sono i rimandi espliciti: il ragazzino cieco in carrozzella, la pappagallina Petra, le ambientazioni, l’automobile a forma di cane… Ma, per quanto “l’operazione nostalgia” funga da sostegno principale quando la sceneggiatura è debole, non mancano spunti inediti e attuali, ad esempio nella citazione della serie di successo Breaking Bad (con cameo di Bill Murray), o nell’affiancare ai protagonisti due volti popolari presso i giovani: Laurie Holden, già nel cast fisso di The Walking Dead, e il comico Rob Riggle, noto al pubblico televisivo americano dai primi anni duemila e visto di recente al cinema in 22 Jump Street. ,Pur con diverse rughe in più, l’accoppiata Daniels/Carrey funziona ancora, anzi, la non più giovanissima età degli attori diventa un’ulteriore fonte di ilarità, complici due personaggi la cui forza sta nel fatto che sono sempre coerenti con sé stessi e con la propria completa idiozia.,Maria Triberti,