Cosa fare in casa, dopo aver passato l’aspirapolvere, cenato e lavato i piatti, se sul digitale terrestre non si sopportano più le soap opera, i telefilm dell’ispettore Barnaby o i controlli delle dogane neozelandesi di Border Patrol?

Fortunatamente le library, siano esse a pagamento come Netflix o Amazon Prime, o gratuite come RayPlay o MediasetPlay offrono una grande quantità di titoli, per soddisfare la nostra voglia di cinema. E dato che spesso i più giovani, desiderosi di approfondire la cultura cinematografica, ci chiedono spesso suggerimenti sui film del passato (film di genere, classici, opere che hanno svelato gradi autori o interpreti), per non lasciar affievolire la nostra passione, ci permettiamo disuggerire qualche classico che vale la pena recuperare.

Il sorpasso di Dino Risi (1962), con Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant (Mediaset Play). Un film che ha segnato la grande stagione della creatività cinematografica italiana, la storia del cialtrone e nullafacente Bruno Cortona (Gassman) e del suo giro per la costa tirrenica con il giovane studente Roberto (Trintignant). La storia di una strana iniziazione alla vita adulta con un improbabile maestro, con uno spiazzante e bellissimo finale.

Due western su Mediaset Play: ElDorado e McLintock, entrambi con John Wayne. Il primo è un classicissimo di Howard Hawks, con Robert Mitchum e un giovane James Caan: un terzetto occupato a difendersi da un malvagio allevatore ladro d’acqua. Il secondo vede la coppia John Wayne – Maureen O’Hara (già protagonista dello splendido Un uomo tranquillo di John Ford), su un allevatore benvoluto da tutti tranne che dalla propria moglie, pronta a rinfacciargli tutto. Una sorta di Bisbetica domata scespiriana in salsa western.

Su Amazon, un film italiano: Compagni di scuola di Carlo Verdone (1988), la storia di una rimpatriata tra vecchi amici, che dopo quindici anni scoprono che la vita li ha divisi molto più di quanto pensassero. Una commedia dolceamara, ma con alcuni momenti veramente molto comici. Proviamo anche un classico del cinema “di paura”: Lo squalo. Il capolavoro di Steven Spielberg del 1975, che ancora adesso, nonostante le innovazioni del digitale, regge benissimo il confronto: momenti di tensione, di autentica paura e attori perfetti nell’interpretare lo sgomento e la determinazione di fronte al mostro che dal mare terrorizza un’intera città.

Su Netflix invece Scarface di Brian DePalma (1983), con Al Pacino e Michelle Pfeiffer: ambientato a Miami negli anni Ottanta, è la storia di Tony Montana che arriva negli Stati Uniti da Cuba e cerca di spacciarsi per prigioniero politico. Non riuscendoci, si vota a un’inarrestabile carriera nel mondo della droga e della malavita. Uno dei più intensi “Gangster movie” del periodo. E su Netflix vale anche la pena recuperare Quei bravi ragazzi (Martin Scorsese, 1990) sulla mafia newyorchese degli anni 50, con un quartetto di attori strepitosi: Robert DeNiro, Ray Liotta, Joe Pesci e Paul Sorvino. Un film con grandi dosi di violenza e sangue, ma dalla trama e interpretazioni irresistibili.

E se ci sono bambini in famiglia? Classici anche per loro: La storia infinita di Wofgang Petersen (1984) su Netflix è un film bellissimo, su un ragazzino bullizzato che trova conforto in un libro che narra del magico reame di Fantàsia, minacciato dal Nulla, e che ha bisogno di un eroe che salvi la giovane Imperatrice dalla morte. O, su Amazon Prime, un classico film di avventura, Pirati di Roman Polanski (1986) sulle avventure di Capitan Red (Walther Matthau) e il suo mozzo per rapire la figlia del governatore di Maracaibo. Una storia dall’ambientazione affascinante e dalla trama ricca di colpi di scena, che è stata d’ispirazione anche per la serie dei Pirati dei Caraibi con Johnny Depp.

Concludiamo con un film che ha “solo” 23 anni, ma che è diventato una pietra di paragone nei classici del giallo: è L.A. Confidential di Curtis Hanson, con Kevin Spacey e i giovanissimi Russell Crowe e Guy Pearce (ancora su Amazon Prime). Una serie di crimini commessi a Los Angeles negli anni 50, dietro la facciata del successo di Hollywood, si nascondono una serie di doppi giochi e nefandezze che mostrano come nessuno si salvi dal marcio e dalla corruzione.

Beppe Musicco

Nella foto: Il sorpasso di Dino Risi (1962)