Difficile valutare un film come questo: un action-movie particolarmente violento, oppure un horror particolarmente movimentato? A conti fatti, siamo più propensi per la prima ipotesi. ,Resident Evil: Extinction è il terzo film della serie cinematografica che si ispira ad un noto videogame per playstation prodotto da Capcom: Resident Evil, appunto. Col gioco ha poco a che fare se non per il titolo, i tanti zombie e qualche grossa mutazione genetica che compare verso la fine di ognuno dei tre film. E questo è un vero peccato.,Una trilogia che ha fatto dell’azione e dei combattimenti frenetici e spettacolari un suo marchio di fabbrica, risultando alcune volte accettabile (il primo Resident Evil), ma altre volte quasi ridicola (Resident Evil: Apocalypse), complice anche la regia ogni volta diversa e discontinua.,Il terzo capitolo si pone come ideale conclusione della serie introducendo la logica conseguenza ai fatti antecedenti, cioè l’estinzione del genere umano a causa del Virus-T. In effetti il film inizia bene, con panoramiche di desertica desolazione ravvivate solo dalla presenza massiccia di zombi famelici, una musica accattivante ed una carovana di superstiti che viaggia in cerca di altri sopravvissuti. Ma tutto si esaurisce nei primi quindici minuti, dopo di che la novità lascia spazio a cliché e scene già viste in film come “Il Giorno degli Zombie” di Romero (il bunker sotterraneo dove scienziati pazzi fanno esperimenti per addestrare gli zombie) o “Interceptor” (la carovana che si sposta nel deserto). L’unica cosa che tiene viva l’attenzione è la bella protagonista che viene elevata al rango di super-eroina capace di tutto in ogni momento: la Jovovich ha davvero il fisico per il ruolo di Alice e la sua presenza offusca quella degli altri personaggi comprimari.,Andrea Cassina

Resident Evil: Extinction
Dopo Racoon City, l’Umbrella Corporation non smette i suoi esperimenti sul Virus-T, che sfugge al loro controllo e ben presto infetta l’intero pianeta. I pochi superstiti dovranno vivere spostandosi continuamente, evitando le grandi città e le orde di zombi in giro per il pianeta.,