Per lo sconforto di chi lo attendeva da tempo, il secondo lungometraggio di Allen Coulter (conosciuto più che altro per alcune puntate di Sex and the City e Six Feet Under) fa acqua da tutte le parti. ,Cominciamo dalla trama, basata su una sceneggiatura debolissima. New York, 2001. Emilie de Ravin (piccola star di Lost) interpreta Ally, una ventunenne che vive col padre poliziotto e che, dieci anni prima, ha assistito all’omicidio della madre (tale scena segna la prima sequenza del film). Robert Pattinson, idolo delle teenager per la saga di Twilight, veste invece i panni di Tyler, ragazzo che deve fare i conti con il ricordo del suicidio del fratello e con un pessimo rapporto con il padre divorziato (Pierce Brosnan). A tenerlo vivo è la presenza della sorellina a cui fa spesso da balia. Un giorno Tyler prova per scommessa a conquistare Ally e chiaramente vi riesce (con battute scontatissime). Tra i due sembra però sbocciare veramente l’amore e così inizieranno a vivere insieme provando a risollevarsi dai dolori passati. La cosa agghiacciante, che rivela la debolezza narrativa del film, è che tanto l’omicidio della madre di Ally, quanto il suicidio del fratello di Tracy, rimangono pure informazioni vuote di senso che non incideranno per niente sul loro rapporto. Per più di un’ora di film i due non si raccontano niente di interessante. Li vediamo amoreggiare teneri per i luna park, spruzzarsi con l’acqua del rubinetto della cucina (scena già vista milioni di volte), baciarsi nella vasca da bagno e vomitare nei gabinetti per il troppo alcol. Finalmente, arrivati a metà film, sembra uscire fuori la doppia confessione di quelle tragedie. E cosa si scopre? Che in realtà si erano raccontati quasi già tutto. Tanto che la scena viene archiviata in dieci secondi. Molto più lunga quella del successivo amplesso. Di nuovo, fino alla scena finale, i drammi non vengono più affrontati. Ancora banale è l’evoluzione del personaggio di Pierce Brosnan, assente per lunghissimi tratti del film. L’unico rapporto che sembrerebbe salvarsi è quello tra Tyler e la sorellina, ma anche questo dopo un po’ risulta giocato su cliché scontati (ti bacio, abbraccio e difendo dalle compagne diaboliche). La sceneggiatura così trascurata condanna gli attori che dovrebbero animarla: la Ravin che pur a tratti è promettente, viene lasciata alla deriva in un mare di scene inutili e Pattinson non sembra qui capace di andare oltre la mono espressione da ragazzaccio. Pierce Brosnan deve fare i conti con un personaggio non costruito, impossibile da caratterizzare anche per il miglior interprete. E i personaggi di contorno sono semplicemente inutili. ,Insomma, come si diceva all’inizio, Remember Me è un completo buco nell’acqua. A discapito del titolo saranno in pochi quelli che lo troveranno memorabile.,Andrea Puglia , ,

Remember Me
Due ragazzi con tragedie familiari alle spalle, si innamoreranno e proveranno a farsi forza a vicenda.