Aaron Eckart è Burke Ryan, un uomo che ha molti segreti e scheletri nell’armadio. Tre anni prima, in una notte di pioggia, l’auto guidata dalla moglie sbandò: lei morì e lui rimase vedovo inconsolabile. Ma divenne un consolatore degli altri, con libri e incontri collettivi – davvero all’americana, ricordano quelli parodistici di Yes Man – in cui si insegna ad affrontare il dolore e il lutto. Il suo successo è crescente, tanto che da dimensione locale il suo seguito potrebbe diventare nazionale (con programmi tv, dvd e addirittura merchandising) a seguito di un contratto con un colosso dei media. Ma lui non è così pacificato come sembra: e non solo per la tensione rimasta con il suocero, che lo apostrofa duramente dopo una delle sue convention, e neppure per la goffaggine negli incontri galanti con Eloise, donna sola che infila relazioni sbagliate in serie. Ma perché non riesce a scavare davvero nella sua vicenda e ad affrontare la realtà, come invece insegna ai suoi “seguaci”.,Qualcosa di speciale parte in maniera interessante, con qualche buono spunto, ma poi si sfilaccia non riuscendo a tenere insieme le due storie: tra classica storia d’amore, con i clichè del genere (le figure dell’amica di lei e dell’amico di lui sono telefonatissime, le situazioni dell’innamoramento tra i due pure) accentuati dalle moine di Jennifer Aniston che in questo caso superano il livello di guardia; e il percorso drammatico di affronto del dolore da parte del protagonista attraverso una “terapia” che insegna a un esercito di disperati ma che lui stesso non mette in pratica. Nella parte finale lo sbraco è totale, con una scena patetica che rimette tutto più o meno a posto. Rovinando così le poche situazioni intense, come la figura del padre muratore rocciosamente incapace di superare la morte del figlio adolescente. Una delle poche cose vere del film, che però tra dialoghi infelici (“Amavi tanto tua moglie?”, “Sì, ma è stato tanto tempo fa”…), musiche insopportabili, personaggi senza spessore e ricerca della commozione smaccata e fastidiosa lascia un forte senso di irritazione. Peccato per Aaron Eckart, attore che ha dimostrato in tanti film il suo valore (su tutti Nella società degli uomini, Erin Brockovic, Thank you for smoking, Il cavaliere oscuro). E che avrò occasioni migliori per dimostrare le sue capacità.,Antonio Autieri

Qualcosa di speciale
Vedovo dopo un terribile incidente stradale, diventa scrittore e guru sull’elaborazione del lutto…