“Oliver Twist” è il primo romanzo di Charles Dickens, dopo la serie di racconti racchiusi sotto il titolo de “il circolo Pickwick”. Nella storia di Oliver c’è molto dell’infanzia di Dickens: anch’egli è stato sballottato da una famiglia all’altra, ha conosciuto istituzioni di carità assai poco compassionevoli, scuole dove l’istruzione non entrava, uomini avidi e gretti. Ed è interessante che l’ultimo a cimentarsi con il classico dello scrittore inglese (abbiamo contato diciannove film tratti dal romanzo, il primo addirittura del 1909), sia un regista come Roman Polanski, un uomo che a sua volta ha avuto un’infanzia che definire travagliata sarebbe un eufemismo. Il piccolo Roman, polacco di religione ebraica, rimase orfano a dieci anni, essendo i suoi genitori stati uccisi nei campi di sterminio ed è probabile che anch’egli abbia incontrato, come Dickens, personaggi di varia umanità in quei tristissimi giorni. E tuttavia, nella trasposizione di Polanski di Oliver Twist, c’è per i personaggi che gravitano intorno all’usuraio Fagin, una sorta di umana comprensione, se non di simpatia. Fagin è avido e approfitta degli altri, istruisce i ragazzi a rubare, ma quasi con un istinto paterno. Probabilmente sa che se non diventassero abili borseggiatori, potrebbero essere facilmente preda di uomini molto più feroci, come il perfido Sykes. Anche nelle scene finali, quando Oliver, definitivamente trasferitosi nella casa del suo benefattore, va a trovare Fagin, in attesa di essere giustiziato, chiede perdono per lui a Dio, aggiungendo la frase “Egli è stato buono con me”. Molti hanno giudicato l’opera di Polanki eccessivamente didascalica, un adattamento di un vecchio libro compiuto con la consueta diligenza, ma senza quel tocco particolare che rende Polanski inconfondibile. Certamente del film balza all’occhio la cura: i costumi, le musiche, i giovani attori e lo splendido lavoro di trucco che rende Ben Kingsley un personaggio affascinante. Ma, oltre a queste dimostrazioni della bravura del regista, come non notare anche che, in una situazione moralmente degradata come quella descritta, Polanski riesce a mostrare come il cuore degli uomini sia capace di gesti inaspettati?,Beppe Musicco
Oliver Twist
Scarica in PDF“Oliver Twist” è il primo romanzo di Charles Dickens, dopo la serie di racconti racchiusi sotto il titolo de “il circolo Pickwick”. Nella storia di Oliver c’è molto dell’infanzia di Dickens: anch’egli è stato sballottato da una famiglia all’altra, ha conosciuto istituzioni di carità assai poco compassionevoli, scuole dove l’istruzione non entrava, uomini […]