In Old, Guy e Prisca sono i genitori dei piccoli Trent e Maddox. Partono per una vacanza e, all’indomani dell’arrivo in un bellissimo resort, vengono invitati a fare un’escursione con altri turisti su una spiaggia esclusiva. Il posto è incantevole ma ben presto si accorgono che qualcosa non va: appare il cadavere di una donna annegata; qualcuno muore o impazzisce ma, soprattutto, sono tutti vittime di un invecchiamento precoce. E dall’isola sembra impossibile andarsene…

M.Night Shyamalan, il re del colpo di scena, torna con Old, thriller ispirato liberamente alla graphic novel Il castello di sabbia. Anche se siamo lontani dai vertici della sua cinematografia o dai più recenti e riusciti Split e Glass, Shyamalan dimostra comunque di saperci fare e, anche se il film non è completamente riuscito a nostro avviso, si fanno apprezzare le atmosfere alla Hitchcock per un dramma sul tempo che passa e sui segni che lascia nelle persone, soprattutto quando, per misteriosi motivi, si trovano invecchiate nel giro di poche ore. I turisti imprigionati sono una piccola comunità che deve trovare velocemente un modo di sopravvivere per uscire dall’incubo o per scegliere di arrendersi al destino che li attende e contro il quale è inutile lottare. È questa la strada scelta da Guy (Gale García Bernal) e da Prisca (Vicky Krieps) che proprio nell’isola riescono a superare i dissidi che li stavano portando a divorziare. Ma c’è anche chi non ci riesce e impazzisce, come capita al dottor Charles (Rufus Sewell) e alla moglie Chrystal (Abbey Lee). C’è poi la speranza, rappresentata da Trent (Emunt Elliott) e Maddox (Embeth Davidtz) che, per la loro età (arrivano sulla spiaggia da bambini ma nel giro di poche ore si ritrovano adulti), hanno statisticamente più possibilità di scappare.

Il film si intreccia anche con altri temi. Come la denuncia rispetto alla sperimentazione delle case farmaceutiche o come il tema del voyeurismo. E qui entra in gioco direttamente il personaggio impersonato da M.Night Shyamalan che si ritaglia lo spazio di un misterioso autista di bus che porta i turisti nell’isola per poi spiarli da lontano. Perché lo faccia, lo lasciamo scoprire allo spettatore che sarà curioso di vedere se e come i sopravvissuti riusciranno a scappare dall’isola e che cosa gli impedisca di farlo. Il film procede un po’ a balzelloni; se le premesse sono affascinanti e convincenti, la conclusione appare un po’ forzata e imperfetta ma Old si fa comunque vedere.

Aldo Artosin

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