L’inevitabile sequel del più grande successo italiano a sorpresa del 2006 è in realtà un “newquel”. Con tale neologismo, inventato dallo stesso regista Fausto Brizzi, si vuole indicare non un semplice seguito delle avventure dei protagonisti di Notte prima degli esami, ma l’aver trasportato – alla maniera dei fumetti di “Topolino”, di cui Brizzi è un grande fan – quei personaggi con le loro caratteristiche psicologiche in un’altra epoca. E sempre alle prese con gli esami di maturità (ossessione di generazioni di studenti, come un incipit spiritoso rievoca).,Non siamo più dunque alla fine degli anni ’80, restituiti con nostalgia grazie anche alla canzone di Antonello Venditti, ma nei più caotici e volgari tempi attuali. Dove tra telefonini, Internet, webcam, blog e altri ritrovati tecnologici le distrazioni dallo studio aumentano vertiginosamente per Luca Molinari e i suoi amici. Ma sono soprattutto l’amore e il sesso le distrazioni maggiori, condite da stupidaggini di gruppo (la battagli di cuscini, lo spogliarello collettivo in pieno centro di Roma…) e dalla cavalcata trionfale dell’Italia ai Mondiali di Calcio. In questo nuovo episodio di libri se ne vedono ancor meno che nel capostipite: francamente, che lo studio sia un’ossessione del gruppo rappresentato non si direbbe proprio…,Se in Notte prima degli esami, tra grossolanità e stereotipi, c’era un’aria di freschezza che conquistava e una descrizione simpatica di un gruppo di amici, stavolta al centro della storia è soprattutto Luca (ancora interpretato da Nicolas Vaporidis, bravo ma un po’ ripetitivo nella parte del giovane imbranato con le ragazze ma non troppo); folgorato dal colpo di fulmine per l’irrequieta Azzurra, più grande di qualche anno, Luca si trova a barcamenarsi anche tra i problemi familiari causati dai tradimenti coniugali del padre, che per giunta ha una tresca con la sua insegnante di matematica. Bugiardo e immaturo, il padre viene giudicato dal figlio con una severità che i giovani del film non riescono a ottenere da genitori lassisti. E, pregio maggiore dei due film di Brizzi, capiscono che non potranno crescere bene in questo modo.,Di pregi evidenti, Notte prima degli esami oggi ne avrebbe altri: Brizzi è sceneggiatore e regista frizzante, che scrive copioni briosi, descrive con arguzia i caratteri, impagina con ritmo le sequenze. E, sinceramente, strappa in varie occasioni più di una risata (o, a essere eternamente imbronciati con i film “frivoli”, un sorriso), con trovate esilaranti come nella partita di calcetto inventata sui due piedi dal padre con alcuni sconosciuti per non essere “beccato” dalla moglie tradita. Ma, pur non essendo fra chi snobba a priori le commedie, e neppure quelle “giovaniliste”, rimane l’amaro in bocca per uno spreco di possibilità: un gruppetto di giovani di belle speranze, caratteristi in forma (su cui spicca un sorprendente Giorgio Panariello) e perfino un grande vecchio del cinema italiano come il glorioso Franco Interlenghi (quasi irriconoscibile, nella parte del nonno – al solito – saggio e trendy), tutti guidati da un regista che sa il fatto suo. Purtroppo, altro che divertimento, quel che racconta è alla lunga fastidioso, deludente e triste: sui ventenni pesa una riduzione di orizzonte, come se tutto quello che si può desiderare fosse una notte d’amore con una ragazza che poi andrà lontano; e l’amicizia, è davvero troppo labile per pensare che duri oltre il momento eroico di una solidarietà scolastica stile “Attimo fuggente”. Sui loro genitori, pur giudicati, prevale un tono di ammiccante assoluzione, che tutto giustifica. E in questo nulla gaio, i sorrisi si stemperano in malumore.,Antonio Autieri,

Notte prima degli esami oggi
Scarica in PDFL’inevitabile sequel del più grande successo italiano a sorpresa del 2006 è in realtà un “newquel”. Con tale neologismo, inventato dallo stesso regista Fausto Brizzi, si vuole indicare non un semplice seguito delle avventure dei protagonisti di Notte prima degli esami, ma l’aver trasportato – alla maniera dei fumetti di “Topolino”, di cui […]