Tratto da una storia vera. Da una parte, Nel nome del padre rispetta i canoni essenziali del thriller giuridico e del film carcerario: dopo aver visto Gerry Conlon condurre una vita dissoluta tra Belfast e Londra, ne seguiamo le vicende tra arresto, processo, detenzione e lotta per la liberazione. Alla corruzione della polizia britannica si oppone con determinazione l’avvocatessa Gareth Pierce, unica a condurre un’annosa indagine sul caso anche dopo la condanna degli indiziati, perché decisa a far venire a galla la verità. Interessante rispetto ad altri film di genere è il ritratto del protagonista e dei suoi amici, innocenti, ma non per questo onesti o degni di stima. È a questa caratteristica che si riallaccia un ulteriore percorso tematico, cioè quello della crescita morale di Gerry, che avviene attraverso il rapporto col padre. Giuseppe è presentato fin dall’inizio come un onesto lavoratore per il quale la fede e la famiglia vengono prima di ogni cosa: rincorre il figlio, lo difende e crede in lui nonostante le ripetute bugie e le delusioni che gli procura, perché Giuseppe, come dice Gerry a un certo punto, “vede sempre il lato buono della gente”. L’amore per il figlio porta l’uomo a raggiungerlo a Londra quando questi viene improvvisamente arrestato, e la polizia sbatte in carcere entrambi. Da qui in poi soprattutto, papà Conlon diventa una figura essenziale all’interno della storia, raramente coinvolto in prima persona negli eventi della prigione, ma sempre presente sullo sfondo, a vigilare su Gerry. Carattere mite e deciso allo stesso tempo, Giuseppe Conlon è un uomo reso forte umanamente dai propri valori e debole fisicamente dalla tenacia con cui li porta avanti. Il tema del nome, Giuseppe, così particolare per un irlandese, ricorre più volte nel film, ed evidenzia l’autorevolezza per la quale il personaggio si distingue dalla massa e ottiene il rispetto di tutti (emblematica e suggestiva la scena dei carcerati che danno fuoco ai giornali in suo onore). L’uomo, un animo buono che non ha bisogno di imporsi per emergere, rappresenta simbolicamente la forza della verità, tema centrale nel film.,Spiccano, nel cast, gli interpreti principali: un intenso Daniel Day-Lewis, reduce da molti successi, tra cui Il mio piede sinistro (1989) dello stesso Sheridan, Pete Postlethwaite, candidato all’Oscar per la parte di Giuseppe, e Emma Thompson, in un momento d’oro della sua carriera.,Maria Triberti,

Nel nome del padre
Inghilterra, ottobre 1974. Alcuni irlandesi sono accusati ingiustamente di essere le menti e gli esecutori di un attacco terroristico organizzato dall’IRA. Tra di loro ci sono Gerry Conlon, uno sbandato che si guadagna da vivere con piccoli furti, e suo padre Giuseppe.