Vien da immaginare la gioia degli uffici stampa, quando si scoprì che “galeotte” furono le riprese del film e che tra Angelina Jolie e Brad Pitt era scoppiata la passione: così ci sarebbe stato sicuramente più di un motivo per parlare del film. Non sappiamo se realmente è andata in questo modo anche se, conoscendo abbastanza da vicino il lavoro dei press agent, non ci sarebbe da stupirsi. Ma forse, in questo caso, il sospetto sarebbe ingeneroso. “Mr. e Mrs. Smith” non è certamente un capolavoro tra i film d’azione, ed è anche molto distante dalla commedia brillante americana. Con tutta la buona volontà, Pitt e la Jolie non potrebbero nemmeno assomigliare da lontano a Rock Hudson e Doris Day o Spencer Tracy e Katharine Hepburn, stelle della commedia brillante degli anni ’50 e ‘60. Però il film ha alcune cose buone, che mi permetto di segnalare: la spiritosa idea di partenza, poi ripresa nel corso del film, della coppia davanti al consulente matrimoniale, che ripercorre il proprio passato matrimoniale di cinque (o sei?) anni; le scene d’azione – perché negarlo? -, decisamente migliori di uno dei qualsiasi James Bond degli ultimi quindici anni, giocate con begli effetti e ritmo sostenuto (il regista è Doug Liman, lo stesso di “Bourne Identity”); i comprimari, soprattutto Vince Vaughn, nel ruolo del killer che vive ancora con la madre perché non riesce a separarsi dalla sua cucina. Per finire, la coppia Jolie-Pitt. Criticabili quanto volete, ma sicuramente due star, che sanno di esserlo e come comportarsi di conseguenza. Brad e Angelina recitano con nonchalance, sicuri di sé sia quando imbracciano un mitragliatore che quando ballano vestiti da gran gala (senza scordare che lei ha anche un pugnale infilato nella giarrettiera) e sanno essere spiritosi quanto serve, dando al film un tono gradevole e divertente, anche nelle scene più “sparatututto”. ,Beppe Musicco