Con Moulin Rouge!, l’australiano Luhrmann (Ballroom – Gara di ballo; Romeo + Giulietta) riesce nell’ardua impresa di resuscitare un genere caduto in disuso come il musical, realizzando un’opera innovativa all’interno del panorama cinematografico. Partendo da uno dei concetti cardine del musical (l’assoluto straniamento dello spettatore rispetto allo film e quindi un’assenza del principio di immedesimazione), Luhrmann conduce lo spettatore all’interno dello spettacolo del Moulin Rouge, dove tutto trasuda colore, musica e finzione. L’assistere alla proiezione del film diventa quindi un’autentica esperienza visiva, accresciuta da uno stile accesissimo e vorticoso e da musiche (scelte tra i principali hit degli ultimi vent’anni) accattivanti. Il risultato è un’opera di grande impatto visivo, divertente e non priva di una certa ruffianeria.