Sono trascorsi venti anni da quando Edward Norton aveva diretto il suo primo esordio, Tentazioni d’amore, una storia d’amore singolare con Ben Stiller e Jenna Elfman (dove lui interpretava un giovane sacerdote). Ora ci ritorna, con una storia più complessa e più compatta, un giallo investigativo più esigente, Motherless Brooklyn – I segreti di una città. Film di apertura della 14ma edizione della Festa del Cinema di Roma. Motherless Brooklyn, scritto, diretto e interpretato da Norton, è una classica detective story, pensata per un pubblico ampio tratta dal romanzo Jonathan Lethem (il titolo italiano è Testadipazzo) sul quale Norton ha iniziato a lavorare ben dieci anni fa. Siamo nella New York anni 50: i quartieri della gente semplice, quelli dove possono vivere solo coloro che non hanno entrate economiche fisse, sono in mano a personaggi – politici e non – senza scrupoli.

Lionel Essorg (Norton) è un detective con la sindrome di Tourette. Ovvero è un uomo intelligente, con una disfunzione: ha qualche tic, a volte dice cose che non è opportuno pronunciare in pubblico e quando si agita pronuncia l’ipotetico “se”, come se la realtà potesse essere un’altra. Ma ha testa e cuore. E quando Frank Minna, che ha fondato l’agenza investigativa nella quale lavora, è assassinato perché ha scoperto qualcosa che potrebbe far conoscere uno dei segreti della città, Lionel non si dà pace. E inizia a seguire la pista che ha condotto Frank alla morte. Tra uomini di potere, primi cittadini e politici, e uomini sporcati dal possesso, Motherless Brooklyn – I segreti di una città è un giallo con un protagonista singolare che fa dell’intelligenza sfrontata la chiave per riuscire a capire la verità e a sopravvivere.

Pensato per un pubblico ampio, Motherless Brooklyn (che ha un bellissimo cast, tra cui Alec Baldwin, Willem Dafoe, Bobby Cannavale) non ha niente da invidiare ai gialli investigativi. Norton non fa sentire il peso della regia e costruisce, con un montaggio ben equilibrato, una storia perfettamente strutturata, con le atmosfere noir e le ossessioni di un furbo investigatore perfezionista che svela la verità come se stesse maneggiando un cubo di Rubik. Dentro il caos di una città che cerca di nascondere la sua essenza spesso maligna, la tensione cresce ed è piena di svelamenti corroborati da un’insolita tenerezza. A rimarcare questo caos, pieno di fascino, c’è il jazz di Daniel Pemberton e un regalo per gli amanti di Thom Yorke, che ha scritto per il film la canzone originale “Daily Battles” (disponibile anche su youtube).

Emanuela Genovese