Parodia del fenomeno adolescenziale degli ultimi anni, la saga di Twiglight, che ha fatto la fortuna della sua autrice, la mormona Stephanie Meyers (citata esplicitamente nel film), e ha fatto sospirare milioni di ragazzine (e non solo) in tutto il mondo, Mordimi applica una formula semplice e già sperimentata.,Si prende uno (o più) film di successo e lo si usa come spunto per gag più o meno divertenti (qui saremmo per il meno) spesso a sfondo sessuale, mettendone il luce gli aspetti più paradossali. È l’operazione su cui si basano i vari Scary Movie e i loro epigoni (ma a suo tempo anche L’aereo più pazzo del mondo). ,L’ingenuità e i numerosi buchi di trama dei libri della Meyers (che le pellicola cinematografiche a lei ispirate non hanno mitigato) e il carattere spesso involontariamente ridicolo dei suoi personaggi rendono qui il gioco un po’ banale. Del resto una fruizione “ironica” della storia era l’unico modo in cui un adulto senziente potesse sopravvivere alla visione delle pellicole originali.,Facile fare gli spiritosi sul licantropo sempre senza maglietta per contratto, o sul vampiro sospiroso, casto e alla moda (che qui viene scambiato per uno dei Jonas Brothers), la ragazzina apparentemente “sfigata” che però inspiegabilmente piace a tutti, le presunte abitudini vegetariane della famiglia di Edward con pure qualche siparietto dedicato agli eterni riti dell’adolescenza americana, la “prima volta” e il ballo della scuola.,Eppure l’operazione, che come tutte quelle di questo tipo ha un che di parassitario e sterilmente postmoderno, non è ben poco riuscita.,Per quanto possa apparire sciocco e semplicistico a che teenager non è più, il mondo affettivo della Meyers è per le sue fan adolescenti una sorta di Bibbia del sentimento, e a toccarla si corre il rischio di incorrere negli strali furibondi di una schiera di sacerdoti e fondamentalisti di questo culto dell’ossessione amorosa frustrata e rimandata.,Stava da ben altre parti il classico Per favore non mordermi sul collo di Roman Polanski, indimenticato divertissement su argomenti affini. Lì però il regista polacco ha saputo con ben altro stile mescolare il romanticismo vero e assoluto con lo sberleffo irridente, la fascinazione della morte e la noia dell’immortalità in un pastiche le cui coordinate culturali sono estranee al cinema di oggi, per adolescenti o meno.,Laura Cotta Ramosino,
Mordimi
L’adolescente Becca si trasferisce in una brumosa cittadina del nord degli Stati Uniti, dove incontra il vampiro Edward, che si rivela essere un vampiro, e il licantropo Jacob…