Quarto episodio della saga di Ethan Hunt, questa volta per la regia di Brad Bird, che finora è famoso per aver diretto alcuni dei più bei successi della Pixar come Gli incredibili e Ratatouille e aver fatto parte del team creativo di Up e Toy Story 3; a dimostrazione che quando si tratta di film dai grandi effetti speciali, l’esperienza maturata nel settore CGI (computer generated imagery) può rivelarsi molto utile. Parliamo di effetti speciali, perché di certo Protocollo Fantasma è uno dei film più spettacolari degli ultimi anni, da questo punto di vista: illusioni ottiche create ad arte per ingannare i guardiani del Cremino, un duello in un parcheggio sopraelevato, sparatorie subacquee, ma soprattutto le scene girate a Dubai nel Burj Kalifa, il più alto grattacielo del mondo. Tom Cruise ha dichiarato di non aver voluto stuntman che prendessero il suo posto, e noi non sappiamo quanto delle scene girate a strapiombo sul grattacielo sia vero e quanto ricreato. Di certo il realismo e l’impatto su chi guarda il film (specialmente chi ha la fortuna di poterlo vedere nella versione IMAX) sono roba da mettere i brividi a chiunque, e sembra veramente anche allo spettatore di essere lì ad arrampicarsi sugli specchi a quasi mille metri di altezza in questo precipizio artificiale. La “missione impossibile” vede i nostri eroi impegnati a contrastare il piano originato dalla mente malata di Hendricks, uno scienziato pazzo che fa saltare il Cremlino per iniziare una guerra atomica mondiale, sterminare gran parte della razza umana e così porre le basi per un nuovo inizio sul pianeta. Dato che anche il Segretario di Stato americano è stato ucciso in un attentato, a Hunt e alla sua squadra non rimane alcuna protezione per cercare di sviare Hendricks dai suoi propositi; dovranno cercare di cavarsela da soli. Oltre ad Hunt ci sono Benji (Simon Pegg), uno di quegli esperti in grado di entrare in un palazzo e in cinque minuti, pigiando i tasti del proprio portatile, prendere il controllo di qualsiasi impianto, dall’ascensore ai semafori di mezza città; Jane (Paula Patton), una donna affascinante che in ogni momento sa prendere la decisione giusta (e all’occorrenza rafforzarla con qualche colpo ben assestato), e infine Brandt (Jeremy Renner), un misterioso analista che sembra avere un ruolo secondario nelle attività della squadra, ma si scoprirà molto più coinvolto di quanto sembri. Nonostante le quasi due ore e un quarto di durata, il film è un continuo susseguirsi di scene visivamente impressionanti e di grande tensione (alle quali si aggiunge una sottile e gradevole vena ironica), che obbligano a rimanere con gli occhi incollati allo schermo. Per poi uscire certi che Tom Cruise sia riuscito ad azzeccarla anche questa volta.,Beppe Musicco

Mission Impossible – Protocollo fantasma
L’agente Ethan Hunt è accusato di aver fatto saltare il Cremlino a Mosca. Lui e la sua squadra sono tagliati fuori da ogni collegamento con i loro capi e abbandonati a se stessi, dovendo fronteggiare un terribile nemico