Per che cosa sarà ricordato 'Mission: impossibile 3'? Per le indubbie (anche se spesso incredibili) sequenze spettacolari ? Oppure, per essere il primo grande kolossal aperto sul fronte orientale (Shangai, dove il film è stato girato, e per traslato, la Cina intera e il suo mercato). O ancora, per essere un kolossal che, fortissimamente voluto da Tom Cruise, qui nelle vesti anche di produttore, non risparmia attacchi polemici al governo USA, accodandosi in questo senso ai molti film che nelle ultime stagioni si sono rivolti polemicamente nei confronti dell’amministrazione americana (tra gli altri, il recente 'Syriana', sponsorizzato da un'altra star, George Clooney, fresco vincitore di Oscar). Quel che è certo è che il film funziona e funzionerà anche al botteghino. Gli ingredienti del successo: un ritmo concitato, musiche martellanti, un incipit violento, un cast solido (anche se – specie nella parte del cattivo – sottoutilizzato), effetti speciali di grande impatto visivo. 'Mission: impossibile 3' è un film molto fracassone, che non si discosta troppo dall’action tradizionale né da un punto di vista narrativo, giocando tutto sull’accumulo di personaggi-situazioni-pericoli e poco sui personaggi (compreso, Cruise, ben a suo agio e tranquillo nel ruolo di macho). In aggiunta, una microstoria sentimentale che serve da semplice pretesto per lo sviluppo della vicenda. Quel che è più interessante è il messaggio politico nemmeno troppo nascosto: non vogliamo svelare il finale ma è curioso che il colpo di scena più importante c’entri sempre con le stesse persone (il governo USA), lo stesso scacchiere (quello mediorientale), e con lo stesso pretesto (la guerra per interessi privati). Come curioso è osservare che il cattivissimo interpretato da Seymour Hoffman spicchi tra gli invitati a un gala beneficenza in Vaticano (che però non ha concesso agli autori di girare il film nella Santa Sede). Forse una semplice coincidenza. Ma forse anche una cattiveria meditata e sponsorizzata da Scientology, la potente setta alla cui “verità” Cruise, devoto da anni, ha da poco convertito la moglie cattolica e consacrato il figlio. La guerra per interessi privati e la Chiesa al servizio dei Poteri forti. Rispedire al mittente, grazie.,Simone Fortunato,