Nata a Milano nel 1923 da una famiglia originaria del Lago Maggiore, Valentina Cortese – scomparsa lo scorso 10 luglio – ha affermato il suo talento di interprete prima sui palcoscenici, poi al cinema e in televisione. Splendida attrice capace di dominare tutti i registri brillanti e drammatici, ha lavorato coi più grandi registi e scrittori teatrali italiani, da Testori a Strehler fino all’interpretazione del Miserere di Alda Merini. Presente in moltissimi film fin da bambina, ha recitato a fianco di Amedeo Nazzari ne La cena delle beffe di Alessandro Blasetti (1942), poi per Gallone, Zampa, Zeffirelli (Fratello sole, sorella luna ma anche il Gesù di Nazareth tv), Antonioni (Le amiche) e Fellini (Giulietta degli spiriti).
Ma la sua apparizione più memorabile, per tutti gli amanti del cinema, è stata in Effetto notte di François Truffaut del 1973, un ruolo che le valse la candidatura all’Oscar quale miglior attrice non protagonista. Un film sul cinema, la storia di un set e dei suoi partecipanti, nel quale interpretava una diva italiana, affascinante pur con qualche difficoltà a ricordare le battute. Contraddistinta da un foulard intorno al capo, da sempre parte del suo personaggio (che lei affermava essere una reminiscenza della sua infanzia in campagna), Valentina Cortese è stata anche fuori dalle scene una donna cordialissima e dotata di senso dell’umorismo, capace di stringere amicizie durature e di circondarsi di presenze fedeli, nelle sue residenze di Milano e Venezia. A lei è stato dedicato Diva! di Francesco Patierno (2017), con le presenze di Barbora Bobulova, Anita Caprioli e Carolina Crescentini, un viaggio attraverso la sua carriera (e la storia del cinema italiano), dagli anni 40 ai giorni nostri.