I ragazzi, la radura, il dover combattere, la sopravvivenza: questi elementi di Maze Runner – Il labirinto vi ricordano qualcosa? L’effetto Hunger Games a quanto pare comincia a dare l’avvio ai film-clone, che lasciano intravedere un futuro distopico per le prossime giovani generazioni, costrette a combattere per non morire o, come in questo caso, trattati come topi da esperimento, per un motivo che ancora resta misterioso. Non è una novità per chi abbia seguito in televisione Lost o al cinema abbia visto i film di Shyamalan, ormai il genere è consolidato. Ma se vogliamo distinguere tra prodotti di fascia alta e bassa, Maze Runner è molto lontano dalla cima della classifica. ,Tutto comincia col giovane Thomas, un ragazzo che a malapena ricorda il suo nome, quando un montacarichi lo sospinge dalle viscere della terra in un posto misterioso, chiamato dai suoi residenti semplicemente “la radura”. Un vasto spiazzo erboso, con qualche albero e circondato da altissime mura con un varco che la notte si chiude: è il passaggio per un misterioso e vasto labirinto che racchiude la radura, e che la notte è popolato dai Dolenti, delle specie di giganti ragni meccanici che uccidono chiunque si avventuri nel labirinto. Rivalità, alleanze, contrasti cominciano ad agitare i giovani abitanti della radura quando il montacarichi, che una volta al mese porta provviste e un nuovo esiliato, recapita invece una ragazza e un avviso: questa è l’ultima consegna. Il fragile equilibrio si rompe, e nasce la lotta tra chi vorrebbe rimanere a tutti i costi e chi decide di andarsene. E fin qui la storia potrebbe anche tenere, a dispetto dello scarso appeal dei protagonisti (giovani sì, ma dalla recitazione alquanto approssimativa). Ma se le dure leggi del franchise impongono che allo spettatore resti la voglia di vedere anche il secondo episodio, gli sceneggiatori hanno scelto la via dell’assurdo. Decidendo di colpo di ribaltare tutto quanto narrato fino a quel momento, riducendolo a prologo di un panorama ancora più grottesco e inverosimile, e lasciando chi è in sala, più che con la curiosità, con il dubbio se valga la pena spendere i soldi per il biglietto del secondo film., ,Beppe Musicco,

Maze Runner – Il labirinto
Un grande prato nel mezzo di un gigantesco labirinto: è la prigione di un gruppo di ragazzi, che non hanno idea del motivo per cui si trovano lì.