Stanno arrivando le “sentinelle”, nella citta’ di Zion. Mancano poche ore, e l’ultimo focolaio di resistenza umana sara’ distrutto. La speranza si chiama Neo, come ricorda a tutti Morpheus con un discorso che vibra di carisma e di senso di libertà.
Fin dall’inizio il sequel del fortunato Matrix (uno dei film recenti che ha piu’ inciso su moda, cinema, pubblicita’, videogames, cartoons e audiovisivo in genere) impressiona per forza, vigore, azione. Ancor piu’ fumettistico e vicino al videogioco, ma senza tradire quell’anima che lo aveva segnalato all’attenzione di parte della critica (l’altra lo detesta senza rimedio) e al culto di numerosi fans. Se stavolta Neo è consapevole della missione, non mancano dubbi e soprattutto paure: tra queste, la più umana è quella di perdere Trinity, la donna che lo ama e di cui sogna la morte imminente. La fragilità di Neo ancora una volta ci rende vicino questo “eroe (non) per caso”, che riceve i ringraziamenti commossi di chi si ritiene “salvato” e le avance di donne bellissime (la Persephone interpretata da Monica Bellucci), che invidiano l’amore puro che lo lega a Trinity. E quando tornano in Matrix per lottare contro l’agente Smith e i suoi migliaia di cloni, la lotta per la libertà sarà ancora più dura. E soprattutto non è ancora finita: c’è un terzo episodio che ci aspetta a Natale…
Meglio non rivelare sorprese e colpi di scena, ma bisogna accennare che un dubbio angoscioso fa capolino alla fine (si scioglierà nel prossimo film) e la suspence sulla sorte di Trinity metterà a dura prova tensione e commozione degli “adepti”. Ormai lanciata come trilogia tra le migliori, vero Star Wars moderno – ma qui non c’è il Caso o idee “filosofiche” come la Forza, mentre il libero arbitrio è contrapposto alla legge di causa-effetto – Matrix è una saga che esige piena adesione per essere capita e amata. Chi ha detestato il primo film (legittimo) può pure fare a meno di vedere questo secondo episodio. Che è comunque una gioia per gli occhi di chi ama l’azione ben fatta, le coreografie e le arti marziali. Ed è ricca di spunti interessanti. Chi lo vedrà, giudicherà.
Antonio Autieri