Maternal è ambientato a Buenos Aires in un hogar, un’istituzione religiosa che ospita ragazze madri. Qui si trovano le diciassettenni Lu e Fati. La prima è una ragazza molto inquieta che vive la presenza della piccola Nina come un fastidio; la seconda, invece, è più materna e mite con il figlio Michael e con il secondo in arrivo. Nell’istituto arriva dall’Italia suor Paola, giovane novizia in attesa di prendere i voti perpetui, che si lega molto a Nina.

Maura Delpero, documentarista all’esordio in un film di finzione,  con Maternal porta sullo schermo una storia intensa e delicata sul tema della maternità. La ambienta in un luogo simbolico argentino come l’hogar in cui convivono da una parte ragazze che si trovano ad essere madri troppo presto e senza volerlo e dall’altra suore che, con il loro voto di castità, non potranno mai esserlo. Suor Paola, Lu e Foti sono le tre protagoniste, ognuna delle quali simboleggia un modo diverso di essere o non essere madre. Lu (Augustina Malale) non si accorge neanche della figlia; è una ragazza ribelle in cerca dell’occasione per lasciarsi alle spalle l’hogar e Nina alla ricerca di un’illusoria felicità. Foti (Denise Carrizo), invece, è più materna; in lei non c’è traccia di ribellione ma la consapevolezza e forse la rassegnazione che solo all’interno dell’istituto potrà trovare le condizioni per potersi prendere cura dei due figli. Non sogna e non desidera altro. Ma è soprattutto Suor Paola (Lidiya Liberman) a prendere la scena; una novizia che sta per prendere i voti perpetui, che per scelta non sarà mai madre ma che ha un innato senso materno e di cura per i piccoli ospiti dell’hogar.

Il cuore del film è soprattutto il rapporto che si crea tra lei e Nina, alla ricerca di quel calore e affetto materno che Lu non riesce a darle. Sullo sfondo rimangono le altre ospiti e soprattutto le suore anziane che quasi con distacco e sguardo burocratico seguono quanto accade nell’istituto. Al di là di qualche schematismo di troppo – soprattutto nella caratterizzazione delle responsabili dell’hogar – Maura Delpero si muove con grande equilibrio. Osserva e descrive la scena in un film in cui non ci sono giudizi e che a tratti sembra quasi un documentario.

Aldo Artosin

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