Anna e Bob sono una ricca coppia americana – un po’ annoiata e in crisi – momentaneamente trasferita a Parigi. Per evitare di ritrovarsi in tredici a tavola, durante un ricevimento, Anna chiede alla domestica Maria di partecipare alla cena, fingendo di essere un’amica di famiglia. Un facoltoso amico della coppia mette gli occhi su di lei e se innamora. Inizia, quindi, a corteggiarla – ricambiato – ma questo mette a disagio e suscita la contrarietà di Anna che decide di fare di tutto pur di contrastare il loro amore.
Amanda Sthers, alla sua opera seconda con Madame dopo il debutto nel 2009, dirige un cast di tutto rispetto (Toni Collette – Anna, Rossy De Palma – Maria, Harvey Keitel – Bob) nella classica commedia degli equivoci. Il film, che si regge tutto sul contrasto tra Anna e Maria, vuole essere anche una commedia sociale e una critica al perbenismo e ai luoghi comuni di una classe agiata e benestante che non concepisce come una domestica possa innamorarsi di una persona di un altro rango sociale, riuscendo quindi a entrare a far parte di un mondo completamente diverso dal proprio. L’amore può varcare i confini ma per riuscirci deve superare resistenze e pregiudizi. La storia scorre via leggera, senza particolari scossoni e senza graffiare come, invece, sarebbe stato possibile con una sceneggiatura più convincente. I caratteri dei personaggi sono un po’ troppo tagliati con l’accetta ma il film si fa vedere, grazie soprattutto alla bravura delle due protagoniste che mettono in ombra il resto del cast.
Aldo Artosin